Milo il maialino e Clara

Nascere nel peggior posto del mondo, un allevamento intensivo di maiali, e riuscire comunque a sognare. Nella realtà è sicuramente impossibile, ma non nelle favole, dove il maialino Milo non smette mai di sognare, insieme a Clara, una giovane animalista che incontrerà nella maniera più incredibile. La realtà degli allevamenti visti da chi è costretto a nascervi e viverci. Oltre a questo carico di informazioni e avventure, la favola vuole far capire quanto sia importante inseguire sempre i propri sogni per vivere felici e ottenere quanto si desidera.


Questa è la storia dei sogni di Clara e del piccolo MìIo. Clara era una cara ragazza, che amava davvero tanto gli animali, così tanto che sognava e lottava per un mondo migliore, in cui gli uomini e gli animali potessero vivere felicemente insieme e avere lo itto alla vita e alla libertà. Invece Milo era un tenero e curioso maialino, e anche lui aveva un bel sogno: era quello di vedere il sole e stendersi sull’erba a scaldarsi sotto i suoi piacevoli raggi. Ora anche voi, come faceva Clara, vi domanderete: come mai Milo non aveva mai visto il sole? Giusta domanda. E la risposta potrebbe essere che ognuno di noi vede il sole ogni giorno, per cui ci sembra impossibile che qualcuno non possa vederlo. Purtroppo per Milo era così, non aveva mai visto il sole. Quindi, vi racconto tutta la sua storia dall’inizio…

C’era una volta la dolce signora Minù, che era nata e viveva in un allevamento. Uno di quei posti dove gli uomini fanno nascere e vivere tanti animali di diverse specie. Un posto dove nessuno difende gli animali e dove nessuno può entrare tranne l’allevatore. Dove nessun animale può uscire per vedere il sole. In questa nostra storia, si tratta di un allevamento di maiali. Anche la signora Minù era un maiale, per l’esattezza una scrofa, e nemmeno lei aveva mai visto il sole, ne ignorava perfino l’esistenza. Per lei era solo un racconto, una storia come tante altre, magari più bella… L’aveva sentita da alcuni anziani parenti e credeva fosse stata inventata per far dormire i cuccioletti. Fin dalla sua nascita, Minù non era mai uscita da quel grande edificio senza nessuna finestra e il suo sole, se così vogliamo chiamarlo, era soltanto una grande lampadina, quella che illuminava la grande stanza dove era rinchiusa. Quello era il suo mondo, triste e scuro, fatto di sbarre e pareti di freddo metallo. Una volta diventata grande, venne spostata e messa dentro una gabbia in cui stava giusta giusta. Le sbarre della gabbia toccavano i suoi fianchi e dietro anche la sua coda, mentre davanti c’era un buco dove poteva infilare la testa per mangiare e bere. Di fianco e davanti a lei, tutte le sue più care amiche e sorelle, chiuse in gabbie come la sua.

È un’azione tremenda da compiere su dei poveri animali indifesi come i maiali e anche su tutti gli altri animali. Purtroppo negli allevamenti queste sono le regole di vita, regole stabilite dagli uomini per i maiali e per tutte le altre specie di malcapitati animali che vi nascono. Una cosa che non succede mai in natura, infatti la legge della natura dice che ogni animale deve essere libero.

Dentro la gabbia, la dolce Minù non poteva nemmeno grattarsi la schiena; distendersi per riposare e dormire era quasi impossibile, per farlo si stancava tantissimo e tante volte non riusciva più ad alzarsi per molto tempo. La dolce Minù e tutte le sue vicine avevano dei figli, che erano la loro unica felicità, tanti piccoli e graziosi maialetti, tutti quanti rosa rosa e con un musetto molto carino. Mamma Minù ne aveva ben dieci, e fra questi ce n’era uno che aveva una macchia nera proprio sopra l’occhio destro e si chiamava Milo. Ma non era quella macchia che lo rendeva particolare. Infatti anche i suoi fratellini avevano delle macchie nere in punti diversi del corpo ed erano rosa come lo era anche lui. La sua particolarità stava nei sogni che lui faceva e che raccontava a tutti i suoi fratellini ed ai suoi amici. Sogni che erano suoi e che pian piano, dopo averli raccontati, erano diventati di tutti i piccoli maialini che erano nati in quell’enorme e brutto stanzone. Erano i sogni che faceva da quando la sua mamma, per far dormire lui e suoi fratellini, le aveva raccontato la favola del sole. Una favola in cui tutti i maiali potevano essere liberi di fare quello che volevano e di scaldarsi al sole, una enorme palla gialla che scaldava la terra e il loro corpo steso sopra un soffice terreno erboso.

Ogni giorno che passava, quel sogno diventava sempre più ricco di particolari. Un giorno raccontava di fantastici fiori bianchi, gialli e rossissimi. Un altro giorno, di un bel laghetto dove fare il bagno e poi asciugarsi sotto il calore del sole, facendo un lungo sonnellino. Sempre nuove avventure, tante corse allegre e spensierate, tante cose buonissime da mangiare, anche un grande bosco pieno di enormi alberi. Insomma, dopo ogni racconto il suo sogno diventava sempre più bello, e sempre più amichetti e fratellini erano rapiti da questa visione e lo immaginavano, quindi anche loro cominciavano a sognare quei bellissimi posti e tante fantastiche avventure.

Ma come ogni giorno, il loro risveglio era sempre più triste. Sempre chiusi in quell’enorme, affollato stanzone, illuminato da una grande lampadina. Sempre sdraiati per terra in quel freddissimo pavimento. Ogni giorno sempre uguale, ogni notte sempre uguale. Ma ecco che in una di quelle notti tutte uguali, mentre un nuovo sogno stava rasserenando gli animi dei nostri piccoli amici, una calda mano umana iniziò ad accarezzare il corpicino e il morbido pelo di Milo. Nel suo sonno profondo sentì di essere sollevato in aria e stretto in un accogliente e caldo abbraccio. Aprì gli occhi e vide il volto e le labbra di un umano che lo baciavano sopra il musetto. Per un attimo pensò di spaventarsi, ma poi richiuse gli occhi e continuò a sognare. D’altronde nel suo sogno non poteva accadergli nulla. Normalmente il piccolo Milo avrebbe dovuto avere paura, perché per lui un umano che lo teneva fra le braccia non poteva esistere nella realtà.

Ma era così felice, nel suo sogno, che tutto poteva accadere, anche che un umano fosse buono con lui e, se lo stava coccolando, poteva solo significare una cosa: quell’umano gli voleva solo regalare delle carezze, per cui non aveva niente da temere.

Spero sappiate che tutti gli animali, se pur trattati male e chiusi in gabbia da noi esseri umani, non appena ricevono da chiunque di noi una carezza, un bacio o anche un solo un piccolo gesto d’amore, dimenticheranno di essere stati trattati male, e saranno pronti ad amarci subito incondizionatamente. Per questo motivo gli animali vanno difesi e amati. Perché loro ci amano senza chiederci niente in cambio, non si aspettano mai che noi possiamo tradirli. Tutti gli animali sono così e non solo i cani e i gatti, che conosciamo meglio perché vivono insieme a noi.

La stessa cosa fece il nostro piccolo amico Milo. Una volta che si sentì avvolto in quel caloroso abbraccio, si lasciò andare e si rimise a sognare serenamente tra quelle braccia amiche e quelle mani che dolcemente gli accarezzavano la testolina rosa.

Quella notte ci fu un gran trambusto, mentre il maialino tranquillamente dormiva e sognava, Clara stava facendo avverare il suo sogno e quello di Milo. Aveva raccontato di come venivano trattati i maiali negli allevamenti a Madre Natura, la quale si era infuriata tantissimo e l’aveva autorizzata a liberare tutti i maiali. Madre Natura era così arrabbiata, che con un potente soffio di vento fece aprire quelle enormi porte. E così Clara, insieme ad altri amici degli animali, poterono entrare nel grande allevamento ed aprire tutte le gabbie, facendo uscire tutti i maiali. Tutti gli amici di Milo, tutte le mamme, compresa naturalmente la sua dolce mamma Minù e tutti gli altri maiali chiusi in altri enormi e freddi stanzoni.

E fu così che il piccolo Milo, dopo aver dormito e sognato come sempre, si risvegliò nel suo splendido sogno. Un caldo raggio di sole iniziò a posarsi sopra il suo corpicino, che era steso vicino ai suoi fratellini, fino ad arrivare al suo occhietto, quello che aveva la macchia nera tutta intorno, e dolcemente con la sua luce calda lo svegliò. Dopo un grandissimo sbadiglio, lentamente aprì gli occhi, balzò dritto in piedi e si mise a correre in lungo ed in largo facendo un gran baccano, svegliando così i suoi fratelli e tutti i suoi piccoli amici. Erano tutti insieme, finalmente il sogno si era avverato, finalmente tutti potevano correre felici e liberi! Fecero un gran bagno nel laghetto, si scaldarono al sole per asciugarsi, assaggiarono l’erba, scavarono il terreno con il musetto: era tutto fantastico ed era tutto vero, non più una semplice storia da raccontare. Ad un tratto, Milo vide un umano che camminava verso di lui, lo guardò ed annusò l’aria.

Dovete sapere che i maiali hanno un olfatto molto sviluppato, sentono gli odori da molto lontano e li ricordano tutti.

E quell’odore, quel profumo inconfondibile che ora le sue grandi narici sentivano, era quello dell’umano che lo aveva preso in braccio e coccolato nei suoi sogni. L’unico che gli avesse donato una carezza in vita sua, non come in quel gelido allevamento dove i soli umani che vedeva non lo degnavano nemmeno di uno sguardo. Per cui, senza pensarci un attimo di più, prese la rincorsa e cominciò a corrergli incontro velocissimo. E quando gli arrivò vicino, l’umano si inginocchio e lo baciò un’altra volta sul musetto.

Voi bambini avete indovinato chi era l’umano che vide il nostro amico Milo? Vero? Ma certo, era Clara! La ragazza che sognava che gli animali fossero tutti liberi e che trasformò il suo sogno in realtà grazie a Madre Natura. Ma il nostro piccolo Milo non poteva sapere che si trattava di una ragazza, lui è piccolino ed ama tutti noi incondizionatamente, ricordate?

Clara era tanto tenera e dolce con lui, e mentre lo accarezzava lo strinse a sé e gli disse: “Grazie piccolo mio per avermi chiamato nei tuoi sogni!’

Da quel giorno, tutti i maiali furono liberi di correre e di sdraiarsi sotto il sole in quei bellissimi prati verdi. E così, insieme alla loro amica Clara, vissero sempre felici, liberi e contenti.

Anche voi, quando sarete grandi, scoprirete di essere in grado di far avverare i vostri sogni, e se vi farete guidare dal cuore, potrete far avverare anche i sogni di tutti gli animali sfortunati come lo era Milo.

Buonanotte. E buoni sogni a tutti.

Questo libro è a cura di AgireOra Edizioni, casa editrice non-profit. www.AgireOraEdizioni.org
Pubblicato nel maggio 2016.
Autore delle favole: Pier Mauro Marras
Autrici dei disegni, le bimbe: Darina Marras, Oksana Marras, Alina Marras Revisione editoriale a cura di AgireOra Edizioni Impaginazione a cura di Roberta Fraccaro
Impaginazione in pdf a cura di Lorenza Cevoli.
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