La piccola pioggia

Nel paese di Tempobello vivono abitanti un po’ pazzerelli. Il sindaco Nuvola e la moglie Sole, che non vanno mai d’accordo, la maestra Rugiada che, alla mattina, si diverte a bagnare il naso degli alunni per farli stare attenti alla lezione, il post ino Torrente, che con la sua velocità porta la posta fino alla città di Acquaverde, la fruttivendola Flora, che coltiva gli ortaggi nel suo giardino, il pasticcere Fiocco, che crea sculture di gelato cosparse di cioccolato per rallegrare i bambini, poi ci sono la parrucchiera Brina, il sarto Vento e tanti altri, ma, in particolare, c’è una bambina speciale chiamata Pioggia.

Tutti, in paese, non la sopportano, perché, dove passa, lascia le gocce del suo abito. Per questo, Pioggia è sempre chiusa nella sua casa.

Un giorno ventoso, decise di andare nel bosco vicino per trovare il cugino Nebbia. Qui vi trovò una tartaruga seduta su un tronco. Vedendola piangere, si avvicinò e chiese spiegazioni. La tartaruga, che si chiamava Bianca, rispose che lei i suoi amici non avevano più acqua per bere, perché il caldo aveva prosciugato i fiumi e i laghi. Pioggia decise di risolvere il loro problema. Salì nel cielo, abbracciò il bosco e iniziò a muoversi velocemente facendo cadere a terra le gocce del suo vestito. L’acqua, in questo modo, tornò nei fiumi e nei laghi e gli animali furono salvi.

Il giorno seguente si seppe che Pioggia aveva salvato il bosco grazie alle sue goccioline e così tutti gli abitanti di Tempobel- lo, per scusarsi, le fecero una festa, promettendo che non sarebbe stata più esclusa.

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