C’era una volta un lupo

C’era una volta un lupo che viveva nei dintorni di Betlemme. I pastori lo temevano e vegliavano l’intera notte per salvare le loro greggi. C’era sempre qualcuno di sentinella, così il lupo era ogni volta più affamato, scaltro e arrabbiato.

Una strana notte, piena di suoni e luci, mise in subbuglio i campi dei pastori. L’eco di un meraviglioso canto di angeli era appena svanito nell’aria.

Era nato un bambino, un piccino, un batuffolo rosa, roba da niente.

Il lupo si meravigliò che quei rozzi pastori fossero corsi tutti a vedere un bambino.

“Quante smancerie per un cucciolo d’uomo” pensò il lupo. Ma incuriosito e soprattutto affamato com’era, li seguì nell’ombra a passi felpati.

Quando li vide entrare in una stalla si fermò nell’ombra e attese.

I pastori portarono dei doni, salutarono l’uomo e la donna, si inchinarono deferenti verso il bambino e poi se ne andarono.

L’uomo e la donna stanchi per le fatiche e le incredibili sorprese della giornata si addormentarono.

Furtivo come sempre, il lupo scivolò nella stalla. Nessuno avvertì la sua presenza.

Solo il bambino.

Spalancò gli occhioni e guardò l’affilato muso che, passo dopo passo, guardingo, ma inesorabile si avvicinava sempre più. Il lupo aveva le fauci socchiuse e la lingua fiammeggiante. Gli occhi erano due fessure crudeli. Il bambino però non sembrava spaventato.

“Un vero bocconcino” pensò il lupo. Il suo fiato caldo sfiorò il bambino.

Contrasse i muscoli e si preparò ad azzannare la tenera preda.

In quel momento una mano del bambino, come un piccolo fiore delicato, sfiorò il suo muso in una affettuosa carezza. Per la prima volta nella vita qualcuno accarezzò il suo ispido e arruffato pelo, e con una voce, che il lupo non aveva mai udito, il bambino disse: “Ti voglio bene, lupo”.

Allora accadde qualcosa di incredibile, nella buia stalla di Betlemme. La pelle del lupo si lacerò e cadde a terra come un vestito vecchio.

Sotto, apparve un uomo. Un uomo vero, in carne e ossa.

L’uomo cadde in ginocchio e baciò le mani del bambino e silenziosamente lo pregò.

Poi l’uomo che era stato un lupo uscì dalla stalla a testa alta, e andò per il mondo ad annunciare a tutti: “È nato un bambino divino che può donarvi la vera libertà!

Il Messia è arrivato! Egli vi cambierà!”.

Check Also

Il gigante egoista

Il gigante egoista

Martina Folena, la cantastorie racconta la fiaba del “Gigante egoista”. Link al video Ogni pomeriggio, …

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.