Ad Anzio, una città serena, tranquilla, carina con una spiaggia bellissima… viveva un ragazzo che amava andare in barca. Era robusto, aveva i capelli di un biondo/castano, gli occhi marroni, con un carattere simpatico e divertente e aveva l’abitudine di disegnare barche.
Si chiamava Alesando Bennini e, si, andava in barca ma non ci andava…tanto per andare in barca, no, lui era proprio un campione! Un giorno, mentre stava facendo una regata, tra l’altro molto importante, era in testa quando a un certo punto sentì un rumore e nel bel mezzo del lasco gli si ruppe l’albero! Ale, preso dal panico, non sapeva cosa fare e mentre succedeva il tutto vedeva le barche passare, una alla volta, e mentre accadeva si sentiva debole, senza energie, stanco; i suoi occhi cominciavano a velarsi di lacrime.
Vide il suo allenatore arrivare col suo gommone, gli consigliò quello che doveva fare, poi lo fece salire al sicuro con lui e mentre trainavano la barca l’allenatore cercava di consolarlo. Alessandro sfinito dall’accaduto, mise a posto la barca e si cambiò, ma con un sorriso, al posto del pianto, si sedette su una roccia a guardare il mare e non perse la speranza: era troppo bello, capì che era la sua vita.
non perdere mai la speranza perché … “Domani è un altro giorno!”