C’erano una volta due vecchie sorelle: la minore era spensierata, mentre la maggiore portava sempre un canestro con un serpente dentro.
Un giorno, mentre erano in giro a raccogliere erba, la maggiore s’accorse di aver dimenticato il canestro col serpente. La minore fece la strada al contrario per cercarlo, ma non riuscì a trovarlo. Esso s’era sprofondato tanto nel terreno, quanto l’arcobaleno sovrasta la terra. La maggiore allora si avviò per tornare da sua sorella. Ma ecco che i campi e il bosco, che prima erano asciutti e senza una goccia d’acqua, le apparvero sommersi, come una palude…
E, cammina cammina, non vedeva che acqua a destra e a sinistra, finché arrivò a un fiume impetuoso che prima non c’era. Allora arrivò il serpente, si inarcò sul fiume, facendo da ponte e diventò l’arcobaleno.
Ancora oggi, all’alba, prima del levar del sole, si può vedere la gola spalancata del serpente nel cielo; due grandi stelle, sono le due donne ferme sulle due sponde del fiume. Sono le stelle dello Scorpione, la costellazione che in Australia si vede dall’Aurora.
(Fiaba degli Garanjare, Aborigeni dell’Australia nordoccidentale)