Pulcinella e sua moglie sono molto poveri. Abitano in una brutta casa, vecchia e fredda, vicino al mare. Non hanno niente da mangiare. Non hanno soldi. Pulcinella allora prende una vecchia canna, un secchio vuoto e va a pescare.
Dopo un poco di tempo Pulcinella prende un pesce grandissimo, è felice ma il pesce gli dice:
- Non mangiarmi! Io sono un pesce magico. Lasciami libero in mare e io ti darò tutto quello che desideri.
Pulcinella butta il pesce in mare e torna a casa. La moglie vede il secchio del pesce vuoto e si arrabbia. Sulla tavola ci sono due piatti vuoti.
- Cosa mangeremo adesso? – grida la moglie di Pulcinella.
All’improvviso i piatti non sono più vuoti, sono pien i di spaghetti caldi e saporiti: il pesce magico ha mantenuto la promessa.
Adattamento da “Il pesce magico” di Tonino Conte, Editori Riuniti 1993
Sai che…
il testo di questa fiaba è solo l’inizio di una fiaba più lunga che è stata scritta, un po’ di tempo fa, per realizzare un cartone animato da uno scrittore che si chiama Tonino Conte. Questo però lo sai già, perché lo hai trovato scritto, piccolo piccolo e in corsivo, alla fine della storia. Quello che ancora non sai è che il disegnatore di questa storia, che è diventata un cartone animato, si chiamava Emanuele Luzzati. Emanuele Luzzati è stato uno dei più bravi
disegnatori italiani. Se scrivi il suo nome su Google puoi ammirare i suoi disegni realizzati per illustrare libri, per il teatro, per delle mostre d’afte. Se poi cerchi su youtube “Pulcinella e il pesce magico” potrai vedere il cortometraggio di questa fiaba che ti ho appena raccontato! Magari puoi farla vedere anche ai tuoi genitori, ai
tuoi fratelli, ai cugini o agli amici… ti assicuro che la capiranno perfino se non conoscono l’italiano!
Anzi…guardala qui sotto 🙂