L’uomo che fece ridere Dio

Qualcuno ha detto che Gesù non ha mai riso. I vangeli non parlano di questo, anche se spesso in essi lo vediamo tra l’altro rivelare certi paradossi della vita. Per esempio certo era un uomo nel profondo felice ma l’unica volta che viene esplicitamente riportato che esultò nello Spirito è quando disse: “Ti rendo lode Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai dotti e ai sapienti e le hai rivelate agli infanti (= coloro che non sanno parlare, testo originale)”.

O quando a quelli che non volevano guarisse in giorno di sabato domanda perché invece se il loro bue cade nel pozzo di sabato può venire tirato fuori. Ancora, si può ricordare l’episodio in cui a quelli scandalizzati perché aveva rimesso i peccati chiede se sia più facile operare ciò o far camminare un paralitico e il paralitico torna sano.

Io comunque preferisco cercare di lasciare il giusto spazio al mistero. Ma riporto una storia dove si narra che Gesù rise.

Il fatto è che al vedere tutti i miracoli che compiva, cambiare l’acqua in vino, moltiplicare i pani e i pesci, camminare sul mare, far comparire le monete in bocca ai pesci, un bambino aveva cominciato a seguirlo dappertutto avendolo scambiato per un prestigiatore.

Così una volta Gesù, indicandolo alla folla disse: “In verità, in verità, vi dico: quel bambino mi crede un prestigiatore”.

“No, no” si difese il bambino “Io ti credo un… un… un…” non gli veniva la parola.

“Un prestigiatore?” fece Gesù.

“Macché, non sei un prestigiatore?” chiese il fanciullo, vinto dalla curiosità.

“Di più, di più”.

” Un inventore!”

“Di più”

“Un illusionista!”

“Di più”

“Un mago!!!” esclamò emozionatissimo il bambino, che non aveva osato sperare tanto

“Di più” ripeté però ancora una volta Gesù.

“Ma allora… Allora sei Dio!!!”

E Gesù sorridendo rispose: “Tu l’hai detto”.

Fonte: don Gianpaolo Centofanti

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