Quando nacque il mondo, la pioggia non esisteva.
Sulla Terra non c’era nemmeno una goccia d’acqua e gli animali erano molto preoccupati: — Dobbiamo fare qualcosa per convincere l’acqua a scendere nel nostro mondo.
Tutti gli animali provarono a convincere l’acqua a scendere sulla Terra: ci provarono le giraffe e fenicotteri, i leopardi e le zebre, i conigli e le antilopi… Per ultime toccò alle rane, che si misero a
gracidare tutte insieme: — Cra, cra, cra, cra, cra..
Il loro verso era talmente assordante che il Cielo si stancò di ascoltare e si copri di nubi.
Non servi a nulla: il gracidare delle rane passava attraverso le nubi! Il cielo pensò di affogarle per farle smettere e mandò sulla Terra tanta di quell’acqua, sotto forma di pioggia, che i piccoli animali verdi tacquero, finalmente contenti.
Da allora le rane si credono signore della pioggia. Dai loro stagni continuano a gracidare per chiedere al Cielo che non smetta di far scendere sulla Terra l’acqua, così preziosa per tutti.
Fonte: Elio Giacone, Miti e leggende sulle origini del mondo e dei suoi abitanti, Gaia edizioni