Una bambina molto piccina voleva imparare a pregare. Allora si mise ad osservare attentamente quello che la gente faceva quando andava in Chiesa.
Ecco: uno apriva il suo libro di preghiere e stava per lungo tempo a leggere. Anche la bambina prese subito in mano il libro delle preghiere e lo aprì.
Siccome non sapeva ancora leggere, teneva tra le mani il libro al contrario, tuttavia chiese:- Adesso sto pregando?
Una vecchietta, che era inginocchiata vicino le disse: – No , per pregare bisogna avere nella testa dei buoni pensieri. Ma questi non arrivano se tieni il libro al contrario! E le girò il libro per il verso giusto.
“Adesso mi verranno dei buoni pensieri” pensò la bambina e si sforzava in tutti i modi di farsi venire in mente buoni pensieri. E veramente buoni pensieri, come uccellini, vennero, volando da tutte le parti ed entrarono nella sua testolina.
– Adesso sto pregando?- Chiese allora ad un anziano signore.
– Tu non muovi le labbra. – Disse l’uomo – io, quando prego mormoro le preghiere a mezza voce.
Allora la bambina cominciò a muovere le labbra e a pronunciare pian piano le parole della preghiera.
– Adesso sto pregando ?- Domandò di nuovo?
– Se vuoi davvero pregare – disse una giovane donna – devi incrociare le mani.
E la bambina così fece.
Quando fu stanca si alzò e si diresse fuori dalla chiesa. All’ultimo banco, in fondo ,vide un bambino come lei. Non teneva le mani giunte, non aveva libri e non muoveva le labbra.
– Cosa fai? – gli chiese la piccina.
– Sto pregando – rispose lui.
– Ma come puoi pregare se non tieni le mani giunte, non hai il libro delle preghiere e non muovi le labbra?
– Per pregare ho bisogno solo delle orecchie – rispose il bambino – perché pregare significa ascoltare Dio che parla dentro di noi!
Storiella trovata nel web.