Il re e lo spirito dell’albero

Da quando aveva trentacinque anni, Buddha cominciò a dare i suoi insegnamenti a chiunque fosse interessato. Nei successivi quarantacinque anni di vita, viaggiò per l’india, portando alle genti la pace della mente. Quando voleva dare insegnamenti a proposito della gentilezza e dell’amore, narrava delle storie capaci di catturare la loro immaginazione. Questa è una delle storie che raccontava:

Moltissimo tempo fa viveva un re superbo. Un giorno gli venne il desiderio di costruire per se un palazzo molto grande, cosicché disse ai suoi ministri: “Andate nella foresta e cercate l’albero più alto. Lo userò per costruire il mio palazzo”.

Nel profondo della foresta, i ministri trovarono l’albero. Era magnifico e si ergeva al centro di una cerchia di molti alberi più piccoli. Quella stessa sera fecero rapporto al re ed annunciarono: “Maestà, abbiamo trovato proprio l’albero che volevate. Domani torneremo nella foresta e lo abbatteremo”. Il re fu molto felice ed andò a dormire . Quella notte fece però un sogno molto strano. Sognò che lo spirito, che viveva in quel grande albero, gli era apparso per dirgli: “O re, ti prego di non abbattere la dimora in cui vivo. Se lo farai, ogni colpo mi farà molto male e dovrò morire”. Il re rispose: “il tuo è l’albero più bello di tutta la foresta, ma io devo usarlo per il mio palazzo”. Lo spirito lo supplicò, ma il re, che era molto testardo, mantenne la determinazione di fare abbattere la pianta. Alla fine lo spirito dell’albero gli disse: “D’accordo, puoi abbatterlo, ma ti prego di fare come ti dico. Non farlo tagliare dal fondo, come fa in genere la gente.

Fa invece in modo che i tuoi uomini salgano sulla cima dell’albero e lo taglino a poco a poco. Dì loro di tagliar via prima un pezzo, poi un altro, finché non avranno tagliato tutto l’albero”. Il re fu molto sorpreso da questa richiesta e disse: “Ma se ordinerò ai miei uomini, come tu dici, di tagliare il tuo albero in tanti pezzi, questo ti causerà molto più dolore che se lo abbattessero tagliando in basso in un solo punto”. Lo spirito rispose: “Si, è vero, ma se farai come ti suggerisco,sarà meglio per tutte le altre creature della foresta. Vedi, il mio albero è molto grande. Se cadesse in un solo pezzo, si schianterebbe sugli altri alberi più piccoli che gli stanno intorno ed ucciderebbe molti animaletti. Molti uccelli ed insetti perderebbero i nidi e le loro case e molti alberi più giovani verrebbero distrutti. Ma se lo farai abbattere pezzo per pezzo, ciò non provocherà un danno così grande”. Poi il re si svegliò e pensò: “Quello spirito si sarebbe lasciato tagliare un centinaio di volte pur di non far soffrire i piccoli animali della foresta. Com’è coraggioso e nobile!

E come è egoista da parte mia voler abbattere quell’albero per il mio piacere ed il mio orgoglio. Invece di farlo tagliare, dovrei rendergli onore! Questo sogno mi ha insegnato che devo anch’io essere amorevole e gentile con tutti”. Il giorno successivo, il re andò nella foresta e decorò l’albero, e da quel giorno in poi governò in modo buono e giusto.

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