In un boschetto di montagna, c’era una famigliola di funghi porcini.
Vivevano sotto un grosso albero, seminascosti fra foglie e muschi.
Erano felici quando pioveva perché, soprattutto i più piccoli, diventavano in fretta più alti.
L’ acqua infatti li aiutava a crescere e svilupparsi.
Poco distante da questa bella famigliola ce n’era un’altra, di funghetti rossi a pallini bianchi, che si davano un sacco di arie perché erano più colorati e quindi più belli dei vicini, che erano di un semplice colore grigio-marrone. I funghetti colorati a pallini dicevano spesso pavoneggiandosi: abbiamo una forma longilinea, gambi bianchi e lunghi, siamo molto eleganti e poi, con questi cappellini, sembriamo dipinti da grandi pittori… belli come noi
non esiste nessun altro fungo…. e snobbavano i porcini proseguendo: voi siete brutti, con un corpo grasso e corto, avete un cappellaccio marrone ridicolo, sembrate sporchi… che schifo…
Noi, invece, siamo sicuramente i migliori…
Se ci notassero le persone che s’intendono veramente di bellezza, ci farebbero delle fotografie, ci metterebbero sui giornali, ci mostrerebbero al mondo, perché… noi… siamo unici!!!
I piccoli porcini, diventavano molto tristi quando si sentivano derisi e chiedevano spesso alla loro mamma:
“Ma davvero siamo così orrendi come dicono? Non faranno mai le foto a noi? Ma come possiamo fare per diventare belli come loro?”
La mamma intenerita rispose:
“Figlioli cari, sappiate che anche se la nostra forma è cicciottella e sgraziata, noi siamo molto buoni da mangiare invece loro, che si vantano tanto, sono velenosi e mai nessuno li coglierà, sono pericolosi”.
Poco dopo infatti passò di lì un montanaro con un grosso cesto per raccogliere dei buoni funghi e vedendo i porcini, felice, si fregò le mani rallegrandosi e dicendo:
“Che meraviglia di funghi, sono stupendi… che bontà, come saranno gustati dai miei ospiti!” e li raccolse posandoli nel cesto.
I funghetti bianchi e rossi, invidiosi, tentarono di alzarsi il più possibile per farsi notare, paonazzi d’invidia e di rancore per non essere stati scelti, ma ad un tratto, il boscaiolo, accortosi di loro disse:
“Via via… questi funghi, sono pericolosi. Se qualcuno li raccoglie può morire”.
Così prese un fogliolino che aveva in tasca e con un lapis mezzo mangiucchiato scrisse in maiuscolo “NON PRENDETECI, SIAMO BELLI MA VELENOSI”.
Questo per insegnarvi che non sono solo le cose belle ad essere buone; a volte l’apparenza inganna e nasconde il pericolo.
Quindi, bambini attenzione!!!