Ma Francesca non sentiva ragioni. Fiocco di neve era il suo gatto e amava carezzarlo, giocherellare con lui. E ci parlava anche… e Fiocco di neve sembrava anche risponderle. Si guardavano intensamente e a volte avevano momenti di grande intimità. Sembrava che si capissero. Era una festa quando Francesca tornava da scuola e gli mostrava la sua merendina preferita! Fiocco ci si avventava e la mangiava tutta con quattro bocconi!
Ma… un giorno… al suo rientro da scuola… Fiocco non era lì dietro la porta ad aspettarla e a fare le solite feste.
Fiocco, dove sei? Sono tornata! Ah! Ti sei nascosto… ma io ti troverò… tanto lo so dove ti piace nasconderti…
E Francesca cominciò a cercarlo, agitando la merendina perché lui capisse che c’era la solita prelibatezza tutta per sé!
Niente da fare! Di Fiocco neanche l’ombra! Che cosa era successo?
Mamma! Hai visto Fiocco? Non riesco a trovarlo!
No! Non l’ho visto! Io sto cucinando! Non posso aiutarti. Hai guardato sul balcone?
Sì, ma non c’è neanche lì!
Cominciarono a cercare per tutta la casa! Guardarono dentro gli armadi, pure nei cassetti, caso mai si fosse nascosto! Ma Fiocco non c’era!
Francesca cominciò a disperarsi. Uscì a cercare Fiocco nel cortile, caso mai fosse uscito di casa… Ma Fiocco non era neanche lì!
La disperazione ormai era al massimo! La mamma cercava di consolare Francesca. Non riuscivano a capire dove fosse finito Fiocco.
Francesca non mangiò nulla! Era fuori di sé. Le ore passavano e di Fiocco nessuna traccia A un certo momento suonano alla porta!
La mamma va ad aprire! Era il vicino di casa con Fiocco di neve in braccio.
Francesca! Francesca! Corriii!!! Corriii!!! Hanno trovato Fiocco!
Che cosa? Gridò Francesca! Dov’è Fiocco?
Ecco il tuo gatto Francesca, disse il vicino di casa, un simpatico vecchietto, pensionato. E’ passato nel mio balcone dal tuo, poi è entrato in casa, ma io non me ne sono accorto… sono uscito per andare al Centro anziani a fare una partitella e ho chiuso tutte le finestre. Ora sono tornato e ho trovato il tuo Fiocco a miagolare per tutta
Francesca fece salti di gioia e riprese il suo Fiocco! Mille baci, mille carezze!
Fiocco, Fiocco, allora ci sei! Ma cosa hai combinato? Grazie, signore, grazie! Ma come ha fatto a passare sul suo balcone?
I gatti sono degli acrobati, Francesca! Rispose il vecchietto!
Allora Francesca capì! Fiocco ormai era cresciuto e con un salto aveva superato il tramezzo che divide i due balconi! Voleva andare all’esplorazione del mondo!
Una lezione anche per Francesca! Non possiamo essere bambini in eterno! Ma questo non significa la fine delle coccole e delle carezze!
Teniamolo sempre caro il bambino che è in ciascuno di noi! Anche quando diventiamo grandi…