Era ormai autunno inoltrato. Un albero aveva perso tutte le sue foglie meno una, che non voleva staccarsi per non confondersi con le altre. L’albero cercava in tutti i modi di convincerla, ma non c’era nulla da fare. L’albero le chiedeva:
– Perché non vuoi lasciarti cadere? Non hai capito che le foglie che cadono non vanno perdute? Esse cadono nel terreno e servono per tanti scopi: formano il nutrimento per un’altra piantina, tengono calde le radici degli alberi, oppure possono essere raccolte da un bambino e diventare uno dei suoi tesori!
Forse non lo sai, ma i bambini amano collezionare le foglie dalle forme più belle e dai colori più vivaci.
A sentire queste parole la fogliolina si convinse che laggiù c’era bisogno di lei così, al primo soffio di vento, si lasciò portare via.
La prima neve che cadde la coprì e l’aiutò a penetrare nel terreno; lì conobbe una nuova vita e non si sentì più sola.
Ernesto Olivero, Nel paese che conosco solo io, Città Nuova