L’avventura di Samuele

Samuele abita in via dei Tigli. In quel viale le case sono tutte uguali. Ogni casa ha sul davanti un piccolo giardino recintato con uno steccato bianco. La casa di Samuele è al numero 9, il suo amico Giuliano è al numero 5.

Oggi Samuele è andato a comperare il pane dal fornaio. Ha comprato un filoncino di pane integrale ed è uscito dal negozio proprio dietro una signora grassa. Mentre camminava si è distratto a osservarla e all’improvviso… non sapeva più dove si trovava.

Dov’è finito l’angolo in cui si gira subito dopo la panetteria? E la strada da attraversare? E la casa di Giuliano? Samuele non riconosce le tende alle finestre e c’è un grosso cane, che lui non ha mai visto, che abbaia dietro uno steccato. Samuele si ferma e si guarda intorno.

Poi riparte, imbocca un’altra strada, si ferma di colpo. Non ha proprio paura, è solo un po’ preoccupato, soprattutto perché sa che la mamma lo sta aspettando. Samuele riflette un po’ e decide di tornare alla panetteria. Però non si ricorda più che strada ha fatto per arrivare lì. A questo punto pensa di essersi perso per davvero e sente i lacrimoni salire agli occhi perché gli vengono alla mente tante cose orribili.

«E se la mamma ha dimenticato che sono uscito per andare a comprare il pane? E se non trovo più la mia casa? E se di colpo fa buio?». Samuele rimane lì, sulla strada sconosciuta, con gli occhi pieni di lacrime. Passa un signore che va di fretta, poi passa una macchina che lo sfiora, poi arriva una signora un po’ vecchia, che ha un’aria gentile e non sembra tanto indaffarata. Samuele si asciuga gli occhi con la manica e si fa coraggio per chiederle:

– Scusi signora, dov’è via dei Tigli?

La signora è davvero gentile. Guarda Samuele e gli chiede: – Tu abiti lì? È qui vicino, se vuoi ti accompagno.

Con la signora Samuele passa di nuovo davanti alla panetteria, che era proprio lì vicino. Girano l’angolo e da lì Samuele vede la sua mamma che lo aspetta davanti allo steccato bianco. Corre, corre e si butta tra le sue braccia stringendola forte, con il filoncino ruvido tra loro due. Samuele non riesce neanche a parlare, singhiozza e basta. Ha avuto così tanta paura e così tanto freddo che non ce la fa a raccontare alla mamma quello che è successo.

Allora la signora spiega che Samuele, uscendo dalla panetteria, era semplicemente andato nella direzione sbagliata. Ma la prossima volta Samuele non sbaglierà più.

Maria Vidaie, Le vacanze di Matilde, Einaudi Ragazzi

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