Una volta, d’inverno, c’era la neve alta e un povero ragazzo dovette uscire e andare a prendere la legna con la slitta.
Raccolta e caricata, la legna era così gelata che il ragazzo pensò di non tornarsene subito a casa, ma di accendere un fuoco per riscaldarsi un po’. Cominciò con lo spalare la neve e mentre sgombrava il terreno, trovò una
piccola chiave d’oro. ”Dove c’è la chiave deve esserci anche la serratura”, pensò. Scavò, scavò e trovò una cassettina di ferro. ”Se la chiave va bene “, pensò, ”nella cassettina troverò cose preziose“.
Cercò, ma sembrava non esserci apertura. Alla fine ne trovò una, ma tanto piccola che si vedeva appena. Provò la chiave, che andava benissimo, la girò e all’interno trovò un’ampolla a forma di diamante che conteneva un
liquido viola. Di fianco all’ampolla c’era un foglietto con scritto: ”Porta questa ampolla con te e in qualunque momento di difficoltà bevine un sorso.”
Mentre stava tornando a casa si imbatté in una valanga, bevve un sorso dall’ampolla e si ritrovò in una bolla; grazie alla bolla si sollevò in aria ed evitò la valanga. Poi si guardò un po’ in giro e vide casa sua. Atterrò nel viale di casa, entrò e raccontò tutto ai suoi genitori. I genitori, che pensavano che fosse una bugia detta dal ragazzo perché non aveva voglia di portare a casa la legna, lo rimandarono indietro. Lui per vendicarsi mise un po’ del liquido nei bicchieri dei suoi genitori; loro lo bevvero e si ritrovarono in una bolla che li portò fin dove era rimasta la slitta con la neve.