L’elefante è certamente molto più veloce del piccolo camaleonte, il quale però gioca la carta dell’astuzia.
C’era una volta un camaleonte che era molto amico dell’elefante.
Un giorno chiacchieravano insieme e il camaleonte disse:
– Vuoi scommettere che tu corri meno veloce di me?
L’elefante si mise a ridere: rideva così forte che la pancia gli ballava e le orecchie si agitavano. Poi disse:
– Scommettiamo pure!
Il giorno seguente chiamarono i giudici di gara e lasciarono i loro doni, che sarebbero andati al vincitore della scommessa. Appena partiti, il camaleonte saltò sulla schiena dell’elefante, che non se ne accorse nemmeno: pensò che fosse una foglia.
Il pachiderma correva velocemente, per far vedere com’era bravo, ma quando si fermava per respirare si trovava lì vicino il camaleonte che era sceso furtivamente dalla sua groppa… Così successe tre, quattro volte. Finalmente l’elefante si fermò, esausto. Allora il camaleonte saltò a terra.
– Dunque, amico, che ne dici?
– È vero, hai vinto, non l’avrei mai creduto…
Il camaleonte prese i premi della scommessa, malgrado l’irritazione dell’elefante.
Ma rimasero buoni amici, perché l’elefante ebbe sempre il sospetto che il camaleonte fosse un mago potente e che fosse meglio tenerselo buono.