C’era una volta una nonna che non aveva niente da mangiare; prende il coltello dal cassetto della tavola e va a radicchietti. Quando torna vede la porta di casa aperta.
«Mamma mia!» esclama «Mi sono dimenticata di chiuderla!»
Entra e sente una voce che dice:
«Io sono la capra barbana con i denti lunghi una spanna che tutti quelli che trovo divoro».
Disperata, la nonna si mette a piangere.
Passa di là un gattino:
«Cos’hai nonna che piangi?».
«Taci, taci caro, sono andata a radicchietti e mi son dimenticata la porta di casa aperta, così adesso ho la capra barbana su per il camino.»
«Cosa mi dai se te la scaccio via?» chiede il gattino.
«Tutto quello che vuoi.»
«Allora dammi un quartiere di farina.»
La nonna accetta, va di casa in casa ad elemosinare la farina, finché la trova. Il gattino la prende, si fa una polentina, la mangia,
ma poi, furbo, scappa via. Povera nonna! Tutta sola, piange, piange e piange.
«Bau bau!» è il cane che passa di lì e le chiede:
«Ciao nonna, cos’hai che piangi?»
«Taci taci, ho la capra barbana su per il camino di casa.»
«Se mi dai un quartiere di noci te la scaccio via» propone il cane. La nonna accetta, va di casa in casa ad elemosinare le noci, finché le trova.
Il cane le mangia tutte, ma poi, furbo, scappa via pure lui.
Povera nonna, tutta sola disperata, piange piange e piange.
«Chicchirichì» è il galletto che passa di là e le chiede:
«Ciao nonna, cos’hai che piangi?»
«Taci taci, ho la capra barbana su per il camino di casa.» «Cosa mi dai se te la scaccio via?»
«Niente» risponde la nonna «perché è passato il gatto, ha voluto la farina, se l’è mangiata tutta ed è scappato via; è passato il cane, ha voluto le noci, se l’è mangiate tutte ed è scappato via e tu farai lo stesso.»
«No» ribatte il galletto «ti prometto nonna che te la scaccio via se mi dai un quartiere di miglio.»
La nonna allora va di casa in casa ad elemosinare il miglio e lo porta al galletto che, -tic tic ticsi mangia tutte le semenzette.
Poi va su per il camino e sente la capra che dice:
«Io sono la capra barbana con i denti lunghi una spanna che tutti quelli che trovo divoro».
E il galletto in risposta:
«Chicchirichì! io sono il galletto migliariolo, con il becco storto, che a tutti quelli che trovo gli tolgo un occhio».
Tac! Fa un salto e toglie un occhio alla capra barbana che grida ancora:
«Io sono la capra barbana con i denti lunghi una span-na che tutti quelli che trovo divoro».
E il galletto: «Io sono il galletto migliariolo, con il becco storto, che tutti quelli che trovo gli tolgo un occhio».
Tac! Fa un altro salto e le toglie l’altro occhio. La capra barbana, ormai cieca, fa un passo indietro finché salta fuori dal camino; dietro alla casa c’era un canale e la capra ci cade dentro ed annega.
Il galletto scende dal camino e si rivolge alla nonna:
«Hai visto? Te l’ho scacciata via la capra!»
«Oh caro!» gli risponde la nonna «ora tu resterai sempre qui con me e mi farai compagnia».