Da quando la mamma era morta e il padre si era risposato, la vita di Fatima era triste e piena di fatiche. Viveva con la matrigna e con la sorellastra Aisha: entrambe la trattavano con durezza e pretendevano di essere servite in tutto e per tutto.
Fatima passava la giornata a pulire, lavare e cucinare senza fermarsi un momento e la sera piangeva pensando alla sua mamma e rimpiangendo il suo amore. Aisha, intanto passava il tempo a farsi bella davanti allo specchio oppure se ne stava sdraiata a criticare gli altri e a dare ordini.
Una mattina Fatima, più triste del solito, prese la brocca, se la mise ben salda sulla testa e si avviò verso il pozzo, come faceva ogni giorno. Ma perse l’equilibrio e la brocca cadde dentro il pozzo.
Non poteva tornare a casa senza la brocca e senza l’acqua perché la matrigna l’avrebbe castigata. Allora Fatima si mise a scrutare l’acqua cercando una soluzione e, all’improvviso, si trovò, senza sapere come era successo, in fondo al pozzo davanti a una porticina.
L’aprì e… meraviglia!
C’era un giardino bellissimo fitto di alberi e di fiori variopinti. Accanto a un albero carico di frutti c’era una vecchietta sorridente che la invitò:
- Vieni avanti, Fatima, non avere paura.
Fatima si avvicinò intimorita e salutò l’anziana signora, che le propose:
- Vuoi rimanere a vivere con me e aiutarmi nelle faccende? Ormai sono anziana e sono sola.
Fatima acconsentì e rimase nel giardino incantato.
Ogni giorno puliva, lavava, cucinava, accompagnava la vecchietta nelle sue passeggiate, coltivava le verdure nell’orto…
E così avvenne per giorni e giorni.
Ma una notte Fatima sognò suo padre e il mattino dopo si svegliò piena di nostalgia e chiese alla signora di poter tornare a casa.
- Va bene, disse la vecchietta, ecco la tua brocca piena d’oro e di gioielli per ricompensarti del tuo lavoro e della tua pazienza. Apri questa porta e troverai facilmente la strada di casa.
Così fece Fatima e poco dopo si ritrovò di nuovo a casa con la matrigna e la sorella. Diede loro la brocca con il tesoro e raccontò la sua avventura.
Invidiosa e avida, la donna consegnò la brocca a Aisha e ordinò alla figlia di ripercorrere i passi di Fatima e di comportarsi nello stesso modo:
- Vai anche tu al pozzo e fai quello che ha fatto tua sorella, così saremo davvero ricche.
Aisha andò al pozzo, fece cadere la brocca, poi, piena di paura si immerse nell’acqua e si ritrovò nel giardino meraviglioso.
Incontrò anche lei la vecchia signora che le fece la stessa proposta:
- Vuoi venire a vivere con me? Mi aiuterai nelle faccende domestiche, mi preparerai da mangiare ….
Aisha accettò e, di malavoglia, cominciò a pulire, lenta e svogliata, senza badare a quello che faceva.
Dopo pochi minuti era già stanca. La mattina dopo si svegliò tardi, non preparò da mangiare e rimase seduta tutto il giorno con le mani in mano.
- Torna pure a casa tua, le disse la vecchia signora. Ecco la tua brocca, ora attraverserai quella porta e ti ritroverai sul sentiero verso il villaggio.
Aisha prese la brocca e attraversò la porticina.
- Com’è pesante! pensava felice. Chissà quanti gioielli conterrà!
Arrivò a casa, affaticata e ansante perché non aveva mai portato un peso in vita sua, prese la brocca.
Ma dentro c’era solo del fango.
(Tunisia)