C’erano una volta un vecchietto ed una vecchietta con i loro due nipotini, Bianca e Riccardo, che vivevano in
una casetta nel bosco, fatta di paglia e legno. Un giorno la nonnina chiese ai nipotini di andare nel bosco a raccogliere le castagne perchè loro erano poveri e, non avendo soldini, non potevano andare al mercato. Dopo un po’ che camminavano, videro il cielo che si stava oscurando sempre di più.
A un certo punto cominciarono a sentire goccioline d’acqua che, un po’ alla volta, scendevano sempre più forti. Stava proprio scoppiando un emporale con lampi e tuoni fortissimi come se stessero cadendo pietre dalle montagne. Andarono quindi a ripararsi in una grotta perchè ormai erano tutti fradici di pioggia.
L’entrata della grotta era già inondata di acqua. Per fortuna c’era un tronco che poterono usare come passerella e arrivarono nella parte più interna e asciutta della grotta. Ad un tratto però sentirono dei rumori, una specie di rimbombo, finchè videro un drago: Era grande, verde e dall’aspetto molto inquietante. Si sentivano anche serpenti strisciare e pipistrelli che facevano frusciare le ali contro le pareti della grotta. Bianca e Riccardo erano spaventatissimi!
Cercarono di scappare ma il drago cominciò a rincorrerli.
Passava di lì un cavaliere che stava perlustrando il bosco per vedere se c’era gente in pericolo. Sapeva infatti che in quel bosco c’era un feroce drago! Il cavaliere aveva un’armatura di acciaio, tutta grigia e una spada affilatissima. Montava un cavallo marrone e nero, alto, con una criniera lunghissima e lucente.
Il cavaliere vide i due bambini inseguiti dal drago. Subito si abbatté sul mostro e, con la sua spada affilatissima, gli sferrò un colpo mortale e lo uccise salvando così i bambini da una brutta fine. I due bambini ringraziarono il cavaliere e vollero sapere il suo nome: si chiamava Francesco.
Tornarono a casa felici di aver scampato un brutto pericolo e contenti perchè avevano raccolto molte castagne come aveva chiesto loro la nonna e perchè avevano conosciuto il valoroso cavaliere Francesco.