Una volta la luna non c’era. C’erano uomini che la vedevano, di notte soprattutto, quasi tutte le notti: gli uomini con due gambe. Ma c’erano anche gli uomini con tre gambe, e questi la luna non la vedevano affatto, nè di notte né di giorno.
Così invece della luna c’era una strana malattia che prendeva gli uomini con due gambe e gli faceva venire le traveggole, e vedere una cosa bianca in cielo di notte, quasi tutte le notti. Era una malattia incurabile ma non dava molto fastidio, non aveva altri sintomi e non accorciava la vita.
Degli uomini con due gambe non ci si poteva fidare, perché quasi tutte le notti vedevano quella strana cosa bianca che non c’era: bisognava tenerli a bada e non fargli prendere decisioni importanti e mandarli a letto presto. Sotto ogni altro aspetto, però, erano del tutto normali; utili anzi, perché lavoravano sodo e con grande profitto.
Un giorno saltò fuori un’altra malattia, che prendeva gli uomini con tre gambe. Cominciava con un formicolio alla terza gamba, poi venivano tanti puntini rossi e dopo una settimana si andava al Creatore. Anche questa malattia era incurabile, e si diffondeva molto rapidamente. Dopo un po’ gli uomini con tre gambe sparirono e quelli con due dovettero imparare a fare da soli.
É passato tanto tempo da allora; degli uomini con tre gambe non ci si ricorda neanche più. Quelli con due prendono tutte le decisioni importanti, e se qualcuno si lamenta lo mandano a letto presto. E la luna adesso c’è, soprattutto di notte, quasi tutte le notti.
Di Ermanno Bencivenga