Per chi vive di consenso

Per chi vive di consenso

Un vecchio padre attraversava un villaggio insieme al giovane figlio. Lui a piedi e il ragazzo in
groppa a un asinello. I passanti esclamavano:

“Il vecchio è costretto a camminare, mentre chi ha energie fresche sta sull’animale”.

Per non alimentare altre dicerie, l’uomo fece smontare il figlio e montò in groppa all’asino. I tre proseguirono il cammino, ma un altro gruppo esclamò:

“Che ingiustizia: il bambino così piccolo va a piedi, mentre il padre sta comodamente seduto in groppa.”

L’anziano contadino, vinto dalla vergogna, fece salire anche il bambino in groppa all’asino.

Proseguirono, così, entrambi sul quadrupede. Il borbottio dei passanti e l’indignazione però accrebbe:

“Hai visto quei due là? Che vergogna! Con un asinello cos̀i piccolo, gli stanno sopra entrambi, finiranno per sfiancarlo…”

Il vecchio, sentiti quei commenti, pensò bene che sarebbero andati a piedi sia lui che il suo piccino.

Ecco allora esplodere lo scherno e il riso di tutti:

“Guardate quei tre asini, mentre ne risparmiano uno, non risparmiano sé stessi. Almeno uno potrebbe stare in groppa e invece vanno a piedi”.

Il vecchio esasperato disse allora al giovanetto.

“Caro mio se continuiamo a dar retta alla gente finiremo col portare noi l’asino in spalla”.

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