Nella strada della vita Gen camminava intollerante nei confronti del prossimo e con fare altero e sprezzante. Era ottobre. Tirava un vento freddo. Gen teneva le mani in tasca e procedeva immerso nei suoi egoistici pensieri. Sul sentiero incontrò un bambino suo coetaneo.
Era un fanciullo di colore. Gen lo vide diverso da lui e lo guardò più malvagiamente che mai. Era pieno di pregiudizi e di tabù. Non sopportava chi non conosceva. Non apriva le braccia a nuove compagnie.
-Scostati!- disse Gen al bambino nero.
In cielo si levò una polvere di stelle. Mille occhi lucenti comparvero vicino alle nuvole a guardare la scena. Erano gli occhi degli angeli che invitavano Gen ad accettare il prossimo e ad amare tutti. Gen si sentì pervadere da un sentimento di benevolenza e fratellanza.
Tornò sui suoi passi e offrì la mano allo sconosciuto. Il bambino nero rispose al suo sorriso. Si rivelò quale era, un piccolo mago bambino. Tirò fuori dal suo cappello fatato giochi e trastulli. Insieme Gen e il bambino giocavano in quell’autunno colorato dalla loro amicizia.
Lo sconosciuto si era palesato importante compagno.
-D’ora in poi aprirò sempre il mio cuore agli altri!- decise Gen non diffidando più di tutto e di tutti.
In ogni persona possiamo trovare un mago. Tutti nel loro piccolo custodiscono qualità uniche e irripetibile e ognuno è un po’ fatato. Gen e il bambino trovato sulla via, divennero grandi amici. Trascorsero insieme periodi di gran gioia e letizia.
Gli angeli in cielo furono contenti e ogni volta che i giochi magici cominciavano discendevano dal cielo e giocavano coi bambini. Mille luci si accendevano nel firmamento in quelle ore di fratellanza e solidarietà. In ogni incontro possiamo trovare un amico.