Ci va tutto il mondo, in riviera! Noi non ci siamo mai andati. Amici e parenti mandano cartoline tutte uguali. Ci sono file di pallini colorati: sono gli ombrelloni, e infiniti puntini neri nell’acqua: sono i bagnanti. Giosuè e Sergio vanno addirittura nella stessa località tutti gli anni e Nico va in un posto a venti chilometri di distanza da loro.
Io, Giosuè, Sergio, Fede, Nico e Fabri siamo amici: siamo una compagnia. Giosuè, Sergio, Fede e io siamo anche compagni di classe invece Nico, Fabri, io e Giosuè abitiamo nello stesso condominio. Quando ci si incontra, a settembre, con Giosuè e gli altri amici, abbiamo sempre un sacco di cose da raccontarci. Le cose che racconterò io, penso, saranno di sicuro le più avventurose, invece basta che Giosuè dica: Ti ricordi al Galeone d’oro? —e giù risate, commenti, aneddoti.
Provo ad impressionarli un po’: — lo ho fatto pesca subacquea e ho visto uno squalo!
Neanche mi sentono, loro parlano di un pianeta che non posso neanche immaginare: compagnie, giri in pedalò, pizze e gelati, eventi, animazioni, giochi organizzati, parchi dei divertimenti acquatici, luna park, discoteche…anche di sera fino a tardi!
Le cose che ho da raccontare non hanno, evidentemente, il sapore delle cose mangiate in compagnia. È come quando, i lunedì mattina, tutti parlano della partita di calcio che tu, unico della classe, non hai visto.
Quest’anno però le mie vacanze saranno più avventurose persino della storia che ci siamo inventati al Laboratorio Teatrale! È facile, basta volerlo. E comunque anche se non capitassi sull’Isola della Paura, se non mi imbattessi in pirati guerci o squali, potrei sempre usare la fantasia e un diario sul quale fantasticare…
Claudio Madia, L’isola della paura, Feltrinelli Kids