La fontana delle lavandaie

Ai piedi di un’alta montagna, tanto tempo fa, c’era un paesino al centro del quale vi era una grande fontana che prendeva l’acqua da alcune sorgenti presenti sulla montagna. Questa fontana era utilizzata soprattutto dalle donne per lavare il bucato, perciò si chiamava “fontana delle lavandaie”.

Un mattino di un gelido inverno, però, accadde una cosa che non era mai successa prima: le lavandaie si recarono alla fontana per fare il bucato, ma non trovarono l’acqua, non c’era neanche una goccia. Perciò quel giorno e nei giorni successivi non si poterono lavare i vestiti e la gente che si vergognava per i propri indumenti sporchi iniziò a uscire di casa sempre meno e dopo qualche tempo anche i rapporti di amicizia vennero a mancare.

Nessuno si incontrava più con gli altri e tutti vivevano soli.

Un giorno passò di lì un pellegrino che si accorse del disagio della gente e provò a rendersi utile. Salì sulla montagna e a sera tornò in paese stanco e soddisfatto.

Dalla fontana aveva ripreso a scorrere un’acqua limpidissima e tutta la gente era accorsa piena di gioia a vedere il miracolo che era accaduto.

Il giorno dopo le lavandaie ripresero a lavare i panni e il pellegrino raccontò a tutti come aveva risolto il problema: un grosso tronco cadendo in un piccolo ruscello aveva deviato il corso dell’acqua che portava alla fontana.

Era bastato spostarlo e tutto era tornato come prima.

Fecero una grande festa e si incontrarono di nuovo tutti in piazza.

Da quel giorno in poi i cittadini del paese si recarono spesso sulla montagna per ripulire il ruscello da tutto ciò che poteva ostruire il passaggio dell’acqua.

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