Axel è il nipote del professor Otto Lidenbrock. Lidenbrock è un geologo, studia la terra. Axel racconta il viaggio al centro della terra. Axel e lo zio entrano in un vulcano in Islanda. Fa molto caldo nel vulcano.
Axel dice: – Zio, fa molto caldo. Stiamo salendo?
– No, – risponde mio zio, – è impossibile! È impossibile!
– Eppure, anche l’acqua bolle!
Il professore, zio di Axel, non risponde.
Axel ha paura.
Axel pensa a una catastrofe.
Axel vede la terra tremare.
È molto caldo e l’acqua bolle.
Axel guarda la bussola.
La bussola è impazzita: l’ago gira velocemente.
Axel sa che, dentro, la terra si muove.
Axel non ha paura di questo.
Axel sente rumori strani.
Sono i tuoni.
Axel capisce che c’è il terremoto.
– Zio, zio! – grida, – siamo morti!
– Cos’hai, – mi chiede calmo – perché hai paura?
– Guarda: la terra trema, fa caldo, l’acqua bolle e la bussola è impazzita. C’è un terremoto!
Il professore muove la testa per dire no.
– Ti sbagli, ragazzo mio. È un’eruzione.
– Un’eruzione! – esclama. – Siamo in un vulcano?
– Sì, – dice il professore – e questo è un bene per noi.
– Ma come? – chiede. – Secondo te il vulcano ci fa uscire da qui?
– Sì, – risponde il professore – è la sola possibilità di ritornare sulla terra.
Rid. e adatt. da J. Verne, Viaggio al centro della terra , Einaudi