Una vecchietta possedeva un pappagallo. Gli aveva insegnato a dire «Buon giorno» e «Polly ha fame», ma non poteva immaginare che il pappagallo stesseanche imparando a imitare il suono del campanello della porta.
Quando la vecchietta stava preparando la cena o stava rifacendo il letto, sentiva suonare il campanello. Abbandonava quello che stava facendo e correva ad aprire, ma non c’eramai nessuno. Prima rimproverò i bambini dei vicini, pensando che fossero loro asuonare, poi andò dal medico per controllare che le sue orecchie fossero a posto. Infine chiamò l’elettricista per assicurarsi che il campanello non fosse guasto.
Un giorno il pappagallo imitò il suono del campanello mentre la vecchina eralì vicino.
«Ah! Ti ho scoperto, brutto dispettoso!» disse la vecchietta.
Fece tagliare il filo del campanello e avvisò parenti e amici che dovevano bussare a mano.
E il pappagallo non poteva proprio imitare il suono di una mano che bussa a unaporta.
Così si sentiva triste e non sapeva più come divertirsi. Ma un giorno gli venne una bella idea: poteva imitare il trillo del telefono! Così la vecchietta correvaal telefono oltre venti volte al giorno.
Barbara Hayes