Il Giardiniere Speciale e l’Albero delle Luci

Il Giardiniere Speciale e l’Albero delle Luci

Scopri un dolce racconto per bambini ispirato al Vangelo di Giovanni, perfetto per la commemorazione dei defunti. Una storia che spiega con delicatezza il significato della vita eterna e del ricordo di chi non c’è più, attraverso la bella metafora di un giardino luminoso.

C’è un posto speciale, chiamato il Campo delle Stelle, dove gli alberi non sono fatti di legno, ma di luce e di memoria. È qui che si svolge la tenera storia de “Il Giardiniere Speciale e l’Albero delle Luci”, un racconto che, attraverso la metafora di un giardino magico, esplora con delicatezza il tema del ricordo e del legame eterno con i nostri cari che non sono più al nostro fianco.

Segui le orme del piccolo Leo mentre scopre, grazie all’anziano e saggio Giardiniere Elia, che l’amore è una promessa che non si spegne mai. Una storia commovente e piena di speranza, ispirata al Vangelo, per aiutare i più piccoli a comprendere il significato della vita eterna.


Nella piccola città di Lumino, c’era un giardino magico che tutti chiamavano “Il Campo delle Stelle”. Non perché ci fossero vere stelle, ma perché gli alberi che vi crescevano brillavano di una luce dolce e calda. A prendersi cura di quel giardino c’era un anziano e gentile Giardiniere di nome Elia.

Un giorno, il piccolo Leo, camminando con la mamma, vide per la prima volta quel posto incantevole. I suoi occhi si spalancarono: c’erano alberi d’argento che brillavano come sorrisi, alberi d’oro che sembravano abbracci di luce e alberi di perla che tremolavano come lacrime di gioia.

“Chi sono?” chiese Leo, indicandoli.
“Quelli sono gli alberi delle persone care che non sono più qui con noi, in terra,” spiegò la mamma. “Ognuno di loro rappresenta una vita piena d’amore.”

Mentre lo diceva, il signor Elia si avvicinò, con gli occhi che ridevano. Aveva una borsa di velluto piena di semi luminosi.
“È vero, piccolo Leo,” disse. “Io sono il custode di questo giardino. Il Padre Celeste, che è il Grande Giardiniere di tutti, mi ha dato un compito importantissimo: nessun albero che Lui mi affida verrà mai perso. Anzi, io lo custodisco e, nel giorno stabilito, lo farò risorgere, più bello e luminoso che mai.”

“Risorgere?” chiese Leo, confuso.
“Significa farli vivere per sempre in un modo nuovo e splendido,” spiegò Elia. “È una promessa del Padre Celeste. Lui vuole che tutti coloro che vede come suoi figli abbiano la vita eterna, e a me ha detto: ‘Chi viene a me, non lo caccerò mai via’.”

Proprio in quel momento, una famiglia piangeva vicino a un piccolo virgulto che non brillava ancora. Era il loro nonno, appena arrivato in giardino. Elia si avvicinò, prese un seme dalla sua borsa e lo consegnò al bambino più piccolo della famiglia.
“Questo è il seme della memoria,” sussurrò. “Piantatelo con i vostri ricordi più belli. L’albero di vostro nonno crescerà, e io ne avrò cura finché non sarà il momento di farlo risplendere per sempre accanto al Padre.”

Leo guardò sua mamma. “Anche la nonna Lina è qui?”
“Sì, tesoro. Guarda laggiù,” disse la mamma, indicando un bellissimo albero di cristallo azzurro. “Il suo albero brilla ogni giorno. E un giorno, come dice il signor Elia, il Padre Celeste lo farà risorgere in tutto il suo splendore, e noi la rivedremo.”

Leo non si sentì più triste. Guardò il Giardiniere Speciale che accarezzava con amore ogni albero e capì che nel Campo delle Stelle nessuno era veramente perso. Erano solo in attesa di una luce ancora più grande. E quella era una promessa bellissima.

Breve Commento:

Cari bambini, questa storia ci aiuta a capire una cosa importante che Gesù ci ha detto: Dio è come un papà buono e perfetto (il “Padre Celeste”). Lui conosce e ama ogni persona, anche quelle che non sono più con noi qui sulla terra.

La storia ci ricorda che:

  1. Nessuno viene perso: Per Dio, ogni persona è preziosa come un albero luminoso. Lui non dimentica mai nessuno.
  2. Siamo al sicuro: Come il Giardiniere si prende cura degli alberi, Dio si prende cura delle persone care che abbiamo vicino a noi e di quelle che sono già con Lui.
  3. C’è una promessa bellissima: Gesù ci ha promesso che un giorno ci darà la vita per sempre con Lui. Questo significa che l’amore e la vita non finiscono mai, ma continuano in un posto bellissimo, pieno di luce e di pace, dove non ci sarà più tristezza.

Quindi, quando ricordiamo le persone care che non ci sono più, non dobbiamo avere paura o essere troppo tristi. Possiamo pensare a loro come agli alberi luminosi del giardino, al sicuro nelle mani di Dio, in attesa del giorno meraviglioso in cui li rivedremo.

Check Also

I Dieci Amici Speciali e il Grazie Mancante

I Dieci Amici Speciali e il Grazie Mancante

Racconto per bambini ispirato al Vangelo di Luca (17, 11-19). In un villaggio ai piedi …