Della mia famiglia vi voglio raccontare una storia tutta nostra, anche un po’ particolare.
Parla di una bimba grande, che andrà in prima elementare, parla anche di un pennello, che non sapeva colorare.
C’è anche un foglio bianco, appeso su di un muro, che di questa storia, è un attore vi assicuro.
Come ogni sera, poco dopo l’imbrunire, la mia bimba coi colori si vuol sempre divertire.
E allora corri in tutta fretta, prendi questo prendi quello, tavolozza coi colori un po’ d’acqua e un bel pennello.
Ma ahimè quale imbarazzo, il foglio bianco fa timore allora lei mi guarda: “Papà mi aiuti per favore?”
Certo amore mio dai che ci divertiamo, bagna un po’ il pennello, da che colore cominciamo?
Ma il mio colore preferito lo sai pure è l’arancione, ora sul foglio bianco vola come un aquilone.
Con questo un po’ più scuro, faccio il mare tutto blu e con il colore azzurro faccio il cielo un po’ più su.
Adesso con il verde facciamo tutti i grandi prati, poi mettiamo alberi foglie e tanti fi ori colorati.
Ed il rosa assai gentile, è un colore femminile, anche il pennello che era grosso ora si fa più sottile.
È davvero divertente, è un gioco che non costa niente, qui di euro non ne serve, non si vince e non si perde.
Con i colori a tempera è così bello spennellare, ma come ogni pittore ci si deve un po’ sporcare.
Ora sul foglio colorato facciamo quattro figuranti, è la nostra famiglia e ci siamo tutti quanti.
C’è la mamma e c’è il papà e c’è anche un bel bambino che di quella che colora è il suo fratellino.
Il quadro ora è finito, e questa è la sua felicità, quella di ogni bambina che gioca con il suo papà.
Vedere quei suoi occhi che accendono il suo viso, basta per farmi dire che questo è il mio paradiso.
Questo è quello che facciamo io e la bambina mia riempiamo un foglio bianco di colori e fantasia.