In un Paese dell’Europa orientale, un pio israelita, a causa della tassa sui matrimoni, decretata dall’imperatore, non poteva far sposare sua figlia, non avendo il denaro per pagare l’imposta.
Allora il pover’uomo si rivolse al tribunale della comunità ebraica e disse:
“Voglio citare Dio in giudizio”.
“Sei pazzo”, disse il giudice: “Perché osi citare in giudizio il Signore benedetto?”.
“Perché egli ha promesso di difendere il povero, ma non è fedele alla parola data”.
“Bene”, disse il giudice, “chiamo Dio a difendersi domani davanti al nostro tribunale”.
Il Signore benedetto, come sempre, rimase in silenzio sulle vicende umane e non si difese.
Allora il giudice sentenziò:
“Poiché Dio non si è presentato a rispondere di questa accusa, io lo condanno a risarcire questo pover’uomo pieno di fede”.
Il giorno dopo l’imperatore revocò la tassa sui matrimoni, così la figlia del pio israelita poté sposarsi.