La cruna dell’ago

Alte mura possenti circondano la città. Nella muraglia, tra due palme, si apre una piccola porta.

La gente la chiama: la cruna dell’ago.

La strada che conduce alla cruna dell’ago viene dal deserto. Oltre la porta, c’è il grande mercato. Oggi è arrivato alla cruna dell’ago un cammello con il suo giovane conducente.

“Non è un cammello qualsiasi, ha un aspetto ben nutrito e curato. Sulla splendida sella infiocchettata porta rotoli e rotoli….….di preziosi tappeti orientali”. Il giovane amico, che tiene il cammello per la cavezza, è vestito con eleganza e sventola uno scacciamosche.

Quando giungono alla piccola porta, il cammello si ferma, solleva il capo e ride. Il ragazzo gli indica la porta e si fa da parte per farlo passare.

“Dai…su… forza, entra!!”
“Ma il cammello è troppo grosso…”.
“Ma non è certo così che si passa dalla cruna dell’ago. Devi andare indietro!”.

Il cammello ha l’aria stupita e scuote la testa.

“Coraggio, ti faccio vedere io come si fa. In città ti aspettano acqua, cibo e un posto per riposare.”

Il cammello è furibondo, ma deve rassegnarsi ad entrare all’indietro. Tuttavia, per quanto si sforzi di spingere in quella posizione, la cruna dell’ago è sempre troppo stretta per lui.
La sella gli scivola sulla schiena e i tappeti quasi si srotolano. Il ragazzo è agitato.
È ora di entrare in città perché il padrone ci attende al mercato. Il cammello riprova ad alzarsi lentamente e a spingere con tutte le sue forze, ma è inutile, non riesce a passare dalla piccola porta.

“Bisogna trovare una soluzione”.

Senza dire una parola, il ragazzo comincia a sciogliere le corde e ad ammucchiare i tappeti sulla sabbia. Il cammello adesso è stanco e, senza la sua preziosa mercanzia, si sente meno importante. Solo la ricca sella lo distingue da tutti gli altri cammelli.Il cammello è perplesso perché la cruna dell’ago gli sembra sempre più piccola.

“Su, prova!”

Neppure questa è la volta buona, perché la sella batte contro l’arco della porta. Il cammello si chiede se potrà mai entrare in città. Senza esitazioni il ragazzo sgancia la sella e la mette sulla sabbia, insieme all’altra merce. Il cammello si sente nudo e ridicolo senza i ricchi ornamenti.

Adesso non sei che uno dei tanti animali da soma che entrano in città nel giorno di mercato.

“Speriamo che ce la faccia, altrimenti non arriveremo in tempo”.

Il cammello è disperato: si mette in ginocchio e si spinge avanti a fatica, poco alla volta, con infinita pazienza, fino a quando non riesce a strisciare oltre la cruna dell’ago.

“Evviva, c’è riuscito!”

Il ragazzo batte le mani e salta di gioia.Il cammello ora è felice, grazie ai suoi sforzi è riuscito a passare attraverso la piccola porta.

Dice Gesù: È più facile che un cammello passi attraverso la cruna dell’ago che un ricco entri nel regno dei cieli.

Recitano: Margherita Busca, Mya Meloni, Pietro Pozzi, Luca Pentassuglia
A cura di Giovanni Casadei
Editing audio: Patrizia Sensoli
Sigla Musica e testo: Marta Migani, Benedetta Moscatelli, Beatrise Nosko e Jacopo Tontini sotto la guida di Marco Giorgi
Cantano: Marta Migani, Beatrise Nosko, Federica Bugli
Suonano: Gabriele Fabbri alle chitarre e bassoe Stefano Rocchetta alla tastiera
Editing e mixing sigla: GIAGA-ROBOT
Effetti sonori: Marta Migani, Benedetta Moscatelli, Beatrise Nosko, Jacopo Tontini, Diego Visani, Elena Giovannini e Anita Benedettini
Grafica logo: Luigi Morrone
Coordinamento Sara Urbinati
Con la collaborazione di Ausilia Bini, Danilo Concordia e Cinzia Urbinati

Testi liberamente tratti da “N.Butterworth-M.Inkpen, Le parabole. I racconti di Gesù, Edizioni San Paolo”

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