Il ferragosto ai miei tempi

Quando ero piccola, quello che mi ricordo, era che insieme alla mia famiglia, i miei nonni, zii e dei vicini di casa è che per il giorno di ferragosto non si preparava nulla da mangiare, si andava in campagna dove c’ erano le cantine (per noi sono le osterie), dove potevamo ordinare quello che a casa non mangiavamo quasi mai e c’era il vino buono da bere.

Poi si girava per il paesino che noi non conoscevamo, c’ erano tante cose che noi in città non avevamo più e le compravamo anche perché costavano meno; si prendeva anche qualche souvenir di ricordo per noi o per qualche persona che ci stava a cuore. Giravamo per il paese, gli abitanti ci fermavano per chiederci se ci piaceva il posto e quando stavamo per andare via ci salutavano chiedendoci se l’anno dopo saremmo andati ancora a trovarli, infine ci regalavano qualcosa da tenere come ricordo.

Noi li accettavamo sempre volentieri! Questi ricordi sono impressi nella mia mente!  Alle volte invece, mia nonna e mia mamma preparavano le focacce per il pic-nic fuori Taranto. Erano delle sfoglie di pizza, si preparava il ripieno con mozzarella, prosciutto crudo, formaggio piccante (provolone o pecorino), cipolla tagliata fine. La nostra pizza è diversa da quella classica, infatti è formata da due strati di pasta con dentro ciò che ci piaceva di più.

Lo strato più in alto della pasta si condiva con pomodori, origano, olio d’ oliva e poi dritta nel forno per poi portala in campagna e mangiarla tutti insieme.

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