Natale: La felicità è in un semplice gesto!

Il brano è un racconto di Natale, scritto dalla maestra Anna Grazia, che celebra la felicità che si trova nei piccoli gesti e nell’amore familiare. La storia narra di Vittorio, un boscaiolo che lavora duramente per mantenere la sua famiglia durante il periodo natalizio. Sebbene la famiglia sia povera, si trova unita e serena. Vittorio, nonostante la sua umiltà, possiede un grande talento per l’artigianato del legno e crea un tavolo intarsiato che vende al signor Antonio.

La generosità e la gratitudine di Antonio per il lavoro di Vittorio lo portano a ricompensarlo con un’inaspettata somma di denaro, che permette a Vittorio di comprare delle scarpe nuove ai suoi bambini. La storia si conclude con la gioia di Vittorio e dei suoi bambini nell’attesa del Natale, illuminata dalla neve e dalla luce calda della loro casetta. Attraverso la storia semplice ma profonda di Vittorio e della sua famiglia, il racconto vuole trasmettere un messaggio di speranza e positività, ricordando che la felicità risiede nell’amore, nell’unione familiare e nella gratitudine per le piccole cose della vita.

Glossario dei Termini Chiave

  • Radura: Una piccola area aperta in un bosco o in una foresta.
  • Folto: Denso, con molti alberi.
  • Boscaiolo: Una persona che taglia gli alberi per mestiere.
  • Accogliente: Confortevole e invitante.
  • Ubbidienti: Che seguono le regole e gli ordini.
  • Faccende: I compiti domestici.
  • Edizione: In questo contesto, probabilmente si riferisce al lavoro di Vittorio come boscaiolo.
  • Sacrifici: Rinunce fatte per il bene degli altri.
  • Soldino: Una piccola somma di denaro.
  • Mercatino: Un piccolo mercato all’aperto.
  • Agiata: Benestante, ricca.
  • Serena: Tranquilla e pacifica.
  • Intarsiato: Decorato con intarsi, un tipo di lavorazione del legno.
  • A valle: In una zona più bassa, verso la valle.
  • Gelido: Molto freddo.
  • Rabbrividire: Tremare di freddo.
  • Fiamma: Il fuoco che brucia nel camino.
  • Catene: Dispositivi metallici che vengono applicati alle ruote di un veicolo per migliorare la trazione su neve o ghiaccio.
  • Fiducioso: Pieno di fiducia.
  • Cliente: Una persona che acquista beni o servizi.
  • Soddisfazione: Un sentimento di piacere e appagamento.
  • Entusiasta: Pieno di entusiasmo.
  • Misera: Piccola e insufficiente.
  • Onesto: Sincero e affidabile.
  • Compenso: Pagamento per un lavoro svolto.
  • Sudore della fronte: Lavoro duro e faticoso.
  • Riconoscenza: Sentimento di gratitudine.
  • Stivaletti: Scarpe che coprono la caviglia.
  • Manto: Copertura, strato.
  • Graziosa: Bella e attraente.

Leggi la trascrizione del video, divisa in paragrafi per una lettura ottimale:

In una radura vicino ad un folto bosco, viveva la famiglia di un boscaiolo di nome Vittorio. Vittorio, abile artigiano del legno, aveva costruito con le sue mani una bella e accogliente casetta per la sua famiglia. Con la moglie Laura aveva due bambini, Paolo e la piccola Adele. I due bambini, pur essendo piccoli, aiutavano i genitori nelle faccende domestiche ed erano molto ubbidienti.

Vittorio si prendeva cura della sua famiglia con dedizione e faceva molti sacrifici per guadagnare qualche soldo, costruendo oggetti di legno che vendeva al mercatino del paese. Nonostante la loro situazione economica non fosse agiata, la famiglia viveva felice e serena, godendo delle piccole e semplici gioie quotidiane.

Un giorno, avendo Vittorio terminato un lavoro, si alzò di buon mattino per andare a consegnarlo a valle, nel paese. Laura si alzò con lui per preparargli la colazione e, preoccupata per l’avvicinarsi del Natale, gli disse: “Vittorio, sta per arrivare il Natale e spero proprio che tu oggi riesca a guadagnare qualche soldino per comprare le scarpe nuove ai nostri bimbi. Se cominceranno a nevicare non potranno uscire, le vecchie scarpe hanno le suole bucate e si bagnerebbero i piedini”.

Vittorio, sorseggiando il caffè, la rassicurò: “Tranquilla Laura, la vendita del tavolo intarsiato che ho preparato mi farà guadagnare abbastanza per comprare tutto ciò che è necessario”. Si alzò da tavola, si infilò la giacca che Laura gli aveva portato, mise il cappello, la baciò sulla fronte e le disse: “Tornerò stasera. Mi raccomando, fatevi aiutare dai bambini e preparate l’albero di Natale. Un bacio ai nostri bimbi da parte mia”.

Aprì la porta e nella casa entrò una folata di vento gelido che fece rabbrividire persino la fiamma del camino. Vittorio terminò di caricare la merce sul suo furgone quando cominciò a nevicare. Dopo aver messo le catene, partì fiducioso.

Arrivò in paese e si recò a casa del suo cliente, Antonio. Scaricò il tavolo, bussò alla porta e lo consegnò. Antonio, con grande soddisfazione, lo riempì di complimenti: “Grande Vittorio, con questo tavolo meraviglioso ti sei superato! Questo sarà un Natale pieno di gioia per noi, perché ci riuniremo con la famiglia di mio figlio che viene dall’Argentina. Sai, non lo vediamo da 10 anni!”.

Vittorio, entusiasta, rispose: “Mi fa veramente piacere Antonio. Siete delle brave persone e meritate di essere felici”. Antonio replicò: “Posso dire lo stesso della tua famiglia Vittorio. Tu e Laura siete delle persone meravigliose. I tuoi bambini rispecchiano la bontà del vostro cuore. Dimmi, quanto mi è costato il tuo magnifico lavoro?”.

Vittorio rispose: “Antonio, per il tuo lavoro mi devi 100 euro”. Antonio lo guardò stupito e subito rispose: “Ragazzo mio, ma come? Ti ho ordinato questo lavoro una settimana fa per essere già pronto, sicuramente ci avrai lavorato anche la notte! Secondo me quello che chiedi è una miseria, la tua bravura merita di più. Ecco, tieni, questi sono 500 euro. Te li do non solo perché sei una brava persona, ma anche perché voglio premiare la tua professionalità e la tua bravura. Il tavolo che mi hai consegnato è una vera opera d’arte!”.

Vittorio, incredulo, allungò la mano per prendere il compenso e una lacrima scese dai suoi occhi. Antonio lo guardò e si commosse; aveva capito che il giovane padre aveva bisogno di quel denaro, ma era troppo buono e onesto, tanto da aver quasi paura di chiedere il giusto compenso per i suoi lavori, per non rischiare di perdere i suoi clienti. “Vai a casa sereno Vittorio, tu questi soldi te li stai guadagnando con il sudore della tua fronte. Saluta Laura e i tuoi bambini da parte mia”.

Vittorio abbracciò Antonio in segno di grande riconoscenza e salì sul suo furgone. Prima di tornare a casa, però, si fermò al centro commerciale del paese.

Quando imboccò la stradina della radura, vide dietro ai vetri della finestra illuminata il volto dei suoi bambini che ansiosi lo stavano aspettando. Parcheggiò il furgone, scaricò degli scatoloni e si avvicinò alla porta, che si aprì lasciando uscire il calore in quella notte gelida. I bambini felici esclamarono: “Sei tornato papà!”.

Vittorio piano piano portò dentro gli scatoloni. I bambini felici cominciarono ad aprirli. Dentro gli scatoloni c’erano tante bellissime cose da mangiare, ma soprattutto due paia di stivaletti nuovi, uno per Paolo e uno per Adele. Quello che stavano per vivere sarebbe stato un meraviglioso Natale. La neve continuava a scendere dal cielo, ricoprendo con il suo manto la piccola radura illuminata dalle luci della graziosa casetta del boscaiolo.

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