L’uomo indeciso

C’era una volta un uomo che non riusciva a prendere la minima de­cisione. Passava le giornate a dubitare di tutto, a chiedersi se aveva scelto bene il colore dei vestiti, la donna che aveva sposato o la casa dove abitava. Non era mai pienamente convinto delle sue scelte.

Un giorno, uno dei suoi vicini, non potendo rimborsargli un debito, gli donò una grande quantità di carne.

Il nostro uomo, come d’abitudine, esitò a lungo su cosa era meglio fare: andare a venderla al mercato o piuttosto al macellaio? E a quale prez­zo? O forse era meglio seccarla e tenerne una parte? O forse tutta? In capo a qualche giorno, quando finalmente si decise a venderla al mercato, la carne non era più fresca. Tutti quelli che la mangiarono si sentirono male e rischiarono di morire intossicati.

La gente infuriata si rivolse al giudice. L’uomo fu convocato in tribu­nale e venne riconosciuto colpevole.

Il giudice lo condannò a scegliere fra tre punizioni: mangiare la car­ne avariata, ricevere venti colpi di frusta, pagare una multa di venti monete d’oro.

Il nostro uomo soppesò a lungo ogni possibilità. Cambiò parere un numero incalcolabile di volte, finché il giudice, persa la pazienza, gli ordinò di prendere una decisione. E l’uomo alla fine decise, con la morte nel cuore, di mangiare la carne avariata.

Arrivato a tre quarti dichiarò, tutto verde in viso, di preferire i colpi di frusta. Al quindicesimo colpo, giudicando quel dolore insopportabile, cambiò idea e preferì pagare le venti monete d’oro.

Così, a causa della sua inguaribile indecisione, subì tutte e tre le con­danne: mangiare la carne avariata, ricevere le frustate e pagare l’intera multa.

«È giusto» sentenziò il giudice «riflettere bene prima di prendere una decisione; ma quando la si è presa, bisogna mantenerla. Uno spirito agitato dalle continue esitazioni non può trovare pace.»

Da l’Alfabeto della saggezza, trad. di G. Longhi, Einaudi Ragazzi, Torino, 2005

C’era una volta un pescatore che viveva con sua moglie in una vecchia capanna sulla riva del mare. Tutti i giorni saliva in barca, felice di vedere le onde bordate di schiuma, di sentire il sole accarezzargli il viso e il vento muovergli dolcemente i capelli. Talvolta, stordito dal calore del sole, stava lì immobile, preso dalla bellezza della natura, dimenticandosi perfino di gettare la rete. Un mattino in cui il mare era particolarmente calmo, lanciò le reti nell’acqua trasparente, ringraziando il cielo per una così bella giornata. Quando giunse il momento di tirarle su, si accorse che faceva molta fatica. Tirò con tutte le sue forze, pensando di aver catturato parecchi pesci di grosse dimensioni. Ma quale non fu la sua sorpresa nel vedere che la rete conteneva un solo pesce con le scaglie dorate. Per ogni lettera dell’alfabeto una parola dal significato forte e importante. E per ogni parola un racconto, tratto dalle storie tradizionali di tutto il mondo, che rappresenta una sorta di parabola. Questa edizione ripropone il testo in una nuova collana per ragazzi, dedicata ai loro animi avventurosi, sognatori e a volte ribelli. Storie ricche di forti emozioni scritte da autori fra i più affermati nella narrativa per l’infanzia arricchite dai disegni di grandi illustratori. Età di lettura: da 8 anni.

Check Also

L’uomo vicino alla finestra

L’uomo vicino alla finestra

Due uomini, entrambi molto malati, occupavano la stessa stanza d’ospedale. A uno dei due uomini …

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.