Si preannunciava una Pasqua splendida: la nonna sarebbe venuta a pranzo da noi e già pregustavo la gioia delle sorprese contenute nelle quattro uova di cioccolato che mi erano state regalate.
Fuori pioveva a dirotto, ma io mi sentivo l’animo leggero e spensierato. Poi, il patatrac…! Suonano alla porta, è un nostro vicino che rimane qualche minuto sulla soglia a parlare con il papà. Sono un po’ curioso e mi avvicino sperando in qualche bella sorpresa. Invece vedo il papà partire di corsa, vestito com’era, dopo averci gridato: “Me scapà l’oco! L’è là ch’el core par i campi…Bisogna che vaga a ciaparlo!
E sulla sua bici, munito di una rete, corre alla ricerca di Cleopatra. Dovete sapere che Cleopatra detta Cleo è un’ oca gigante giunta da noi da una settimana come regalo del cugino Michele. Mio papà infatti ha una vera passione per gli animali da cortile. Ne possediamo tantissimi: cani, gatti, galline….ci mancava solo l’oca! E’ un’oca di Pasqua fuggitiva!! Il papà ha cercato di raggiungere un punto bianco che vedeva in lontananza; poi però, quando si è avvicinato, si è reso conto che si trattava di un gabbiano. Dov’era finita Cleopatra?
Il papà si vede costretto a chiedere in giro; finalmente qualcuno gli dice di averla avvistata lungo un sentiero verso via Oppioli, da tutt’altra parte rispetto a dove lui l’aveva cercata.
A quel punto decide di tornare a casa per procurarsi una canna di bambù sulla quale agganciare il retino. Mia mamma era molto seccata per questo imprevisto sopraggiunto proprio il giorno di Pasqua, io invece cominciavo a sentirmi nel bel mezzo di un racconto di avventura, uno di quelli che leggiamo a scuola.
Con la fantasia, mio papà stava diventando il protagonista di una storia di antichi gladiatori romani o un eroe di qualche caccia grossa. A bordo della sua jeep, ops…. della sua bicicletta, riparte per catturare la povera oca in fuga. Per fortuna stavolta la raggiunge, ma lei cerca di sfuggirgli, svolazzando di qua e di là.
Il papà allora, utilizza “l’arma” che si è appena costruito e Cleo viene imprigionata nella rete. Poco dopo lo vediamo tornare a casa a bordo della bici, con l’oca tenuta saldamente sotto il braccio. Noto che il papà ha un’aria piuttosto stanca e provata ma il suo sorriso è trionfante: finalmente l’oca è stata catturata e per lei sta per essere predisposto un rifugio a prova di fuga. Tanto per stare più tranquilli, le vengono accorciate anche le penne delle ali.
Nel pomeriggio mi reco a trovare Cleopatra e la mia bellissima oca mi fa trovare una sorpresa in tema con la giornata: un gigantesco uovo tutto bianco!