C’era una volta, in un castello lontano, un re che viveva con sua figlia Maria.
La ragazzina aveva i capelli biondi, gli occhi verdi, il naso piccolo e la bocca sottile. Era una bambina che amava molto la natura.
Così un giorno chiese al padre di poter andare ad abitare per un po’ di tempo da suo zio Giulio, che viveva in una casetta nel bosco, per vedere come fosse la vita di un contadino. Il re, suo padre, acconsentì. La casetta piaceva a Maria perchè era semplice e perchè non aveva quei dettagli perfetti come a palazzo.
Un giorno Maria incontrò nel bosco un bambino sperduto. Vide che piangeva e provò per lui compassione. Chiese allo zio chi fosse quel bambino così triste in mezzo al bosco. Era un bambino con i capelli castani e gli occhi azzuri. Si vedeva che era povero perché aveva un berretto strappato e dei vestiti consumati. Visto che Maria si rattristò
per lui, decise di cercare la mamma del bambino.
Un giorno, mentre cercava la mamma del bambino, vide una grotta con una strega che piangeva per attirare l’attenzione di Maria. Appena Maria le si avvicinò, la strega l’afferrò per un braccio e la mise in una gabbia.
La bambina era disperata ma, dopo un po’, arrivò una fata che aveva sentito le loro urla provenire dalla grotta ed era accorsa per vedere cosa stava succedendo. Diede a Maria un anello magico per liberarsi della strega. Prima si liberò dalla gabbia e dopo sconfisse la strega per sempre. Con l’anello ritrovò anche la mamma del bambino.
Così tutti furono felici e contenti.
dettaglio: elemento particolare
afferrare: prendere o tenere con forza
compassione: dispiacere per qualcuno