Un falco, addestrato dal suo padrone, quando costui lo chiamava, veniva a posarsi sul suo pugno.
Il gallo invece, all’avvicinarsi del padrone, strillava e fuggiva spaventato.
Disse il falco al gallo:
Voi galli siete servi ingrati. Correte dai vostri padroni soltanto quando avete fame. Noi, invece, uccelli selvatici, siamo ben diversi: siamo più forti e più veloci e non fuggiamo quando gli uomini s’avvicinano. E se ci chiamano, corriamo e ci posiamo sul loro pugno. Non dimentichiamo ch’essi ci danno da mangiare.
Rispose il gallo:
Se voi non fuggite all’avvicinarsi dell’uomo, è perché non avete mai visto il falco allo spiedo, mentre noi non vediamo che polli arrosto .
La Morale:
Questa brevissima favola ci insegna quanto non sia facile “giudicare”, se prima nell’altrui vita non si è saputo profondamente indagare. Prima di poter “giudicare” nel prossimo ci si deve immedesimare, altresì è meglio astenersi dal parlare, un giudizio proferito senza fondamenta, non edifica, e solo incomprensioni alimenta.