Antonio lava con cura la bella pietra nera che il carbonaio gli ha procurato per la sua collezione, poi la mette orgoglioso sul comodino.
– Hai fatto bene a lavare la pietra, – gli dice la mamma.
– Ha proprio un bel colore: lo stesso blu del comodino!
Blu?! Antonio si precipita in camera. La pietra è sempre al suo posto, ma… è diventata blu!
Pensa e ripensa, Antonio crede di aver capito: quella pietra è una specie di camaleonte.
Infatti basta un po’ d’insalatina e Leo il tartaleone (così Antonio decide che chiamerà la pietra) si srotola e inizia a mangiare! Plaf, plaf… e intanto diventa verde.
La mattina dopo Antonio mette il tartaleone nello zaino e se lo porta a scuola.
La lezione è appena cominciata che già Leo è scappato dallo zaino e rotola sul pavimento.
– Di chi è questa pietra? – grida la maestra, prima di prenderla in mano.
– Nooo! – esclama Antonio.
Troppo tardi! La maestra è diventata verde insalata, proprio come Leo. I bambini la fissano a bocca spalancata. Arrivano il direttore, i vigili, e l’insegnante di scienze.
– Vedete, – spiega – Leo appartiene a una specie animale sconosciuta, capace di cambiare, oltre al proprio colore, anche i colori del mondo. È un esemplare unico!
Unico?! Antonio non ha il coraggio di dire che di “pietre” come Leo il carbonaio ne aveva altre tre!