Piove e piove e piove e Franco arriva a casa dalla scuola tutto bagnato. Si sente bagnato nei piedi, nei capelli, nella schiena e perfino nella pancia. Per di più si sente affamato.
È arrivato a casa per primo e la casa è ancora vuota. Ma no, non è davvero vuota, ecco che la gattina Mimì è sbucata da qualche angolo e gli va incontro, lo saluta con un piccolo miagolio e lo segue dappertutto.
Franco va in cucina, in cerca di qualcosa da mangiare.Trova dei biscotti.
Con i biscotti in mano, va difilato nella sua stanzetta, sfila le scarpe inzuppate di pioggia e si mette sotto le coperte.
Finalmente al riparo! Che fuori piova pure, che diluvi a catinelle, che venga grandine gelata, a lui non importa più. Finalmente c’è caldo e un bel silenzio.
I piedi stanno diventando deliziosamente caldi. E diventano sempre più caldi perché, con un piccolo tonfo, la gattina Mimì è saltata sul fondo del letto, ha gironzolato un poco sulla coperta e si è accoccolata proprio sui suoi piedi.
Di là lo guarda con due occhioni scuri spalancati. Franco si china verso di lei e l’accarezza sulla testolina e sulla schiena. È tutta morbida e calda. È anche affettuosa: in risposta lei gli lecca le dita, con la lingua rugosa, svelta svelta, e gli fa il solletico.
Franco prende il suo giornalino e si mette a leggere. Mimì ha chiuso gli occhi e se ne sta là ai suoi piedi, acciambellata e tranquilla.
Questo per Franco è un momento di felicità perfetta.
B. Garau, Due bambini e una gattina, Giunti Marzocco