A C’era Una Volta il racconto di La Bella e La Bestia, di Andersen. Ce la racconta Mario Incudine. Disegni di Stefania Pedna.
Trama del racconto (da Wikipedia)
La versione originale di Villeneuve è molto più estesa di quella di Beaumont. Villeneuve, infatti, fornisce numerosi dettagli che Beaumont omette e che riguardano fondamentalmente il trascorso familiare sia di Bella che del principe. In questa versione, Bella era la figlia del re dell’Isola Felice e di una fata buona, ma una fata malvagia s’era invaghita del monarca e così, imprigionata la madre della principessina, la megera decise di eliminare l’ultimo ostacolo che si frapponeva fra lei e il suo amore. Per questo motivo, la bambina venne nascosta, cercando di farla passare per una delle figlie – che davvero era morta – di un ricco commerciante. Il Principe, invece, perse il padre in tenera età e non poté godere nemmeno dell’amore materno, poiché la regina era impegnata in una guerra per la difesa del regno e lo lasciò alle cure di una fata. Questa tentò in tutti i modi di sedurre il giovane, una volta adulto, ma questi la rifiutò e fu così trasformato in una orrenda bestia.
Quasi la metà della storia di Villeneuve è incentrata sulle guerre tra fate e re e propone una visione del castello molto più oscura e magica di quella tradizionale.
Beaumont decise di omettere completamente lo sfondo familiare e tragico, svincolandosi dal messaggio che Villeneuve volle dare alla propria storia: un’aspra critica della società contemporanea, in cui le donne erano costrette a sposarsi per convenienza, con dei mariti che erano talvolta ben peggiori della Bestia. Eliminando tutti i personaggi secondari, Beaumont adattò, o riadattò, la storia, riducendola a una semplicità quasi archetipica e seguendo gli stessi schemi delle numerose varianti precedenti della fiaba.
Illustrazione di Eleanor Vere Boyle del 1875.
La versione di Beaumont è quella che si considera tradizionale ed è stata la più diffusa e conosciuta. Tutte le interpretazioni, gli adattamenti e le versioni successive si basano su questa versione e non su quella originale di Villeneuve.