Era una calda estate e come ogni pomeriggio Tigro e i suoi amici, dei simpatici delfini, stavano giocando con I ‘acqua, pura e cristallina. Era da un po’ di tempo che Tigro notava delle grandi costruzioni in lontananza, ma non aveva mai avuto il coraggio di avvicinarsi.
Questa volta approfittando della calda giornata vi andò. Era quasi arrivato a meta strada, quando rimase intrappolato in un sacchetto di plastica che gli impediva di respirare; per fortuna arrivò in suo Soccorso Spugna, una bellissima balena, che con i suoi denti strappò la busta e liberò il povero delfino. I due fecero subito amicizia e Tigro incuriosito chiese a Spugna il perché di tutti quei rifiuti in mare la balena rispose che non lo sapeva ma era sicura che in tutto questo centrava I ‘uomo. I due amici sempre più curiosi decisero di andare a esplorare altri luoghi.
Nuotando e chiacchierando arrivarono al polo sud, qui incontrarono dei pinguini molto tristi, Spugna chiese a uno di loro il motivo, e Bobo, il pinguino, rispose che i ghiacci dove abitava si stavano sciogliendo e che se avessero continuato così lui e i suoi amici sarebbero morti tutti. Tigro e Spugna chiesero a Bobo se volesse continuare il viaggio insieme a loro per scoprire la causa di questi cambiamenti che colpivano la Terra. Bobo accettò e tutti e tre si diressero verso la terra ferma. Dopo un lungo viaggio i tre arrivarono a destinazione.
Qui incontrarono Lala, una piccola Tartaruga. Bobo vedendo la spiaggia piena di rifiuti, chiese a Lala se sapesse il perché di questo, le rispose che lo ignorava, ma conosceva un amico che poteva aiutarli, Cip il gabbiano, I’animale più anziano della spiaggia. Cip raccontò loro tutti i cambiamenti che aveva subito la terra nel corso degli anni. I quattro amici a questo punto decisero che solo Cip era in grado di scoprire il motivo di questo scempio. Cip felice di questa decisione partì il giorno stesso. Tornò dopo una settimana con delle notizie non piacevoli, i quattro amici curiosi gli chiesero di parlare e così iniziò a raccontare. La causa di quelle macchie nere sull’acqua era l’uomo, che quando puliva le petroliere buttava i residui in mare, la causa dei rifiuti in mare e sulla spiaggia era sempre I’uomo che non buttava i rifiuti negli appositi cestini, e per finire, la colpa dell’aria inquinata era un’altra volta dell’uomo e delle sue industrie, che mandavano nell’aria fumi tossici.
A questo punto i cinque amici giunsero alla conclusione che non dovevano arrendersi ma continuare a lottare contro questo grave problema che solo l’uomo aveva creato.
Decisero tutti insieme di chiedere aiuto ai bambini e agli anziani, la parte più sensibile degli umani e anche quella più provata dall’inquinamento. Nonni e bambini furono felici di aiutare gli animali e lanciarono numerosi appelli alla televisione e alla radio, dove chiedevano agli uomini di ogni angolo del pianeta di vivere in equilibrio con l’ambiente come solo gli animali sanno fare e ad essere consapevoli del male che stavano creando alla terra con il loro comportamento irresponsabile.
L’ “S.O.S. Natura” ebbe l’effetto sperato. Ben presto l’uomo imparò a rispettare l’ambiente in cui viveva e il pianeta ritornò ad essere un luogo pulito, sano e armonioso.