Se vi racconto cosa ci è successo stamattina, non ci credete.
Vabbè, ve lo racconto lo stesso.
Erano le 7 e mezza.
La famiglia Brodino (che siamo noi) era riunita intorno al tavolo per la colazione.
C’erano tutti:
Brodino-papà, che beve sempre il caffè leggendo il giornale (perché vuol vedere se ha vinto alla lotteria);
Brodino-mamma, che prima di bere il tè controlla sempre che non ci sia una mosca nella tazza (chissà perché ha paura che le mosche finiscano dove beve lei);
Brodino-figlia, che pesa tutto quello che mangia (così è sicura di non ingrassare);
Brodino-figlio (che sarei io), che con le cuffiette ascoltavo l’ultima canzone dei Cani Lagnosi: “Gorilla Bum! Bum!” (una canzone bellissima che fa: “Sono un gorilla e faccio Bum! Bum!”). Mancava nonno-Brodino.
«Bambini, andate a dire al nonno che la colazione è pronta.»
«Io non posso», dice mia sorella.
«Sto pesando le fette biscottate.»
«Allora Gino (Gino sono io) vai a dire al nonno che la colazione è pronta.»
«Come? Non ti sento! Ho la musica nelle orecchie!», dico io.
«Allora Riccardo, vai a dire al nonno che la colazione è pronta.»
«Non adesso, amore, sto guardando se siamo diventati ricchi», risponde il papà.
«Ho capito», dice la mamma. «Ci devo andare io.»
La mamma si è alzata ed è andata nella camera del nonno.
Il papà ne ha approfittato subito. Dalla tasca della giacca ha preso una mosca finta e l’ha messa nel tè della mamma.
«Bambini zitti, mi raccomando», ha detto poi, «adesso facciamo uno scherzo alla mamma.»
La mamma ha urlato, ma ancora non aveva visto la mosca nel tè. Allora perché ha urlato?
«Presto venite! Correte! È successa una disgrazia al nonno!»
La storia continua su…
La famiglia Brodino fa colazione come tutti i giorni, quando si accorge che il nonno durante la notte è cresciuto fino a sei metri.
Il dottore non viene, il nonno scappa, l’esercito vorrebbe bombardarlo e papà si chiede se venderlo allo zoo.
Età di lettura: da 7 anni.
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