Mio figlio Andrea frequenta la quinta elementare, anzi no, oggi si dice la quinta classe della scuola primaria, presso l’Istituto Sant’Anna. Qualche giorno fa è tornato a casa e mi ha posto questa domanda: Papà lo sai chi era la Befana?
Ho abbastanza capelli bianchi in testa, anzi non ne ho proprio più, per capire quando rispondere ad una domanda o quando lasciare che la risposta arrivi da sola, e così quel giorno Andrea mi raccontò la storia della Befana, tratta da un racconto di Diego Mecenero, così come gliel’aveva raccontata la sua maestra di Religione.
Mara, era una donna anziana, sola, provata dalla vita. Nessuno le aveva mai dato niente, nessuno l’aveva mai amata, perciò era cresciuta chiusa in se stessa e non aiutava mai nessuno, perché nessuno aveva mai aiutato lei. Teneva tutte le sue cose nascoste gelosamente in casa, perfino i giocattoli di quando era bambina.
Un giorno incontrò i tre Re Magi, proprio nella notte in cui nacque Gesù. Quando essi arrivarono a Betlemme, incontrarono Mara e chiesero a lei informazioni sul bambino, rivelandole come egli fosse un grande Re venuto per cancellare ogni male e ogni tristezza dal mondo.
Mara raccontò loro di una coppia di giovani sposi che stava per avere un figlio proprio in quella notte. Si erano rivolti a lei in cerca di aiuto, ma lei li aveva mandati via.
I Magi rimasero sbigottiti: quella era la Sacra Famiglia e il Bambino che stava per nascere era il Salvatore del mondo! Ma la vecchia Mara spiegò loro come lei non credesse a tutto questo: la vita per lei era solo dolore, nessuno che ti aiuta, nessuno che ti libera da nulla. Sì, è vero, stava per nascere un bambino, ma anche lui sarebbe stato un poveraccio tra tanti. Perché accoglierlo? Perché illuderlo che nella vita avrebbe trovato sempre un aiuto? Tanto meglio iniziare fin da subito a fare i conti con la triste e dura realtà!
I Re Magi ascoltarono tristi le parole di Mara, ma non desistettero: essi credevano in questo bambino e vollero continuare a cercarlo. Invitarono la vecchia Mara ad unirsi a loro, ma ella rifiutò. Allora partirono da soli e una volta trovata la grotta con Giuseppe e Maria, offrirono a Gesù i loro doni preziosi. Gli angeli cantavano la gloria di Dio e tutti i presenti erano stupefatti.
Al ritorno bussarono nuovamente alla porta di Mara pieni di gioia e di entusiasmo: era tuto vero! Veramente quel Bambino era il Salvatore del mondo che ogni cuore stava aspettando! Raccontarono alla vecchina tutto quello che avevano visto e udito, la stella, gli angeli in cielo…
Mara si arrese all’evidenza e il suo cuore si aprì alla luce e alla speranza. Così pensò di andare anche lei a conoscere questo Bambino e decise di portargli tutti i suoi doni, tutto ciò che possedeva e che aveva gelosamente custodito fino a quel momento.
Purtroppo però, quando la vecchina arrivò alla grotta con il suo fagotto carico di oggetti e doni, non c’era più nessuno. Mara fu presa da un momento di tristezza e di sconforto. Poco dopo però, riprese coraggio e decise di girare il mondo intero alla ricerca di tutti i bambini. Ognuno di essi sarebbe potuto essere quel Bambino speciale. Ognuno di essi, forse lo è realmente.
Ed è proprio da allora, quindi, che la Befana si avvicina a tutti i piccoli e, mentre essi dormono, durante la notte, li guarda con tenerezza, e ogni volta si convince che ciascuno di essi è proprio quel Bambino, dà loro un bacio affettuoso e lascia accanto a ciascuno uno dei suoi poveri doni.
Buona e Santa Epifania del Signore