Una contadina portava ogni giorno un orcio di latte a un brahmano che abitava sull’altra riva di un fiume. Ma a causa dei ritardi del traghetto non riusciva mai a essere puntuale.
Un giorno in cui il sacerdote le rimproverava la sua mancanza di puntualità, la donna protestò: “E’ forse colpa mia se il traghetto ha tanti ritardi, ora a causa del pilota ora a causa dei passeggeri?”
Rispose il brahmano: “Donna, gli uomini attraversano l’oceano della vita pronunciando semplicemente il nome del Signore e tu non riesci neppure ad attraversare un fiume così piccolo?”
La donna fu felice di conoscere un mezzo tanto semplice per attraversare il fiume e da quel giorno fu puntuale come il sorgere del sole. Il brahmano incuriosito, le chiese come mai fosse diventata così puntuale.
La donna rispose: “Non mi servo più del traghetto, adesso; attraverso il fiume a piedi invocando il nome del Signore, come tu, maestro, mi hai insegnato”.
Il brahmano, non credendo alle sue orecchie, le chiese di fargli vedere come faceva. La contadina lo condusse sulla riva del fiume e si accinse a traversarlo: “Vieni con me, gli disse, e cominciò a camminare sull’acqua.
Ma subito si volse indietro e vedendo il brahmano in grave imbarazzo esclamò: – Come! Le tue labbra pronunciano il nome di Dio ma le tue mani sorreggono la tunica perché non si bagni!? Che fede è dunque la tua? –”.
Ogni miracolo è possibile qui sulla terra. Ma com’è difficile l’abbandono completo in Dio.
Tradizione cingalese