Il nome di Dio

Tanto tempo fa, gli uomini avevano un unico nome per Dio: Dio, appunto. “Ma Dio non ha nessun altro nome?” si chiedevano alcuni. “Non possiamo trovargliene un altro?”.

Gli uomini cominciarono a rifletterci su. Decisero di ritrovarsi dopo una settimana: in quell’occasione, ognuno doveva proporre un nuovo nome per Dio. Il più bello sarebbe stato scelto. La settimana seguente, infatti, si incontrarono di nuovo. Il primo sorreggeva una ciotola in cui ardeva una fiamma.

Egli disse: “Sole! Ecco il nome di Dio. Lui ci dona la luce e il calore e allontana la notte”. Anche il secondo sorreggeva una ciotola, ricolma d’acqua. “Acqua! Così dobbiamo chiamare Dio, perché dall’acqua nasce ogni vita”. Il terzo si chinò a raccogliere un pugno di terra. La fece scorrere tra le dita: bruna, fertile terra. “Terra! Dobbiamo chiamare Dio cosi, perché ci sostiene e ci dà nutrimento’.

Il quarto portava con sé un velo leggero.

Lo sollevò in aria ed ecco il vento lo avvolse, lo sospinse, sembrò farlo volare via. “Questo è il mio nome per Dio” disse il quarto. “Aria, vento, perché il vento spinge le barche e noi viviamo dell’aria che respiriamo.

Tra loro c’era un altro uomo. Egli taceva e cullava tra le braccia un neonato. Lo cullava dolcemente: “E tu, che cosa dici?” gli chiesero. “Quale nome vuoi dare a Dio?”.

L’uomo continuava a tacere, continuava a cullare il bambino. Tutti fecero silenzio e osservarono attentamente.

Improvvisamente uno disse: “Ecco il più bel nome che possiamo dare a Dio: papà”.

“Si” dissero tutti. “Dio è nostro padre”.

“Perché hanno detto papà e non mamma?” chiese un bambino.

“Sai” gli dissero, “Dio è un papà tenero e amoroso come una mamma”.

“Qualche volta allora lo chiamerò mamma” disse il bambino. 

Foto di CCXpistiavos da Pixabay

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