La filastrocca della tristezza

Che terribile magone
sento qui un gran groppone,
piangerei a più non posso
ben nascosto dentro un fosso.

Il mio cuore ha un gran fradello
e niente sembra tanto bello:
né giocar o disegnar
né cantar o raccontar.

Solo e triste e disperato
io mi sento abbandonato.

Dagli occhietti scendon giù
lacrimoni sempre più.
Col nasin tutto colante
è un tirar su ogni istante.

Ma che brutta la tristezza!
Che se ne vada via in fretta!
Ho bisogno di un abbraccio,
e sapere che io piaccio,
un bacione sulla guancia
e tante coccole sulla pancia.

Chi mi dà una carezza
per mandar via la tristezza?
Il magone se ne va
e il mio sorriso tornerà!

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