L’ape Fiorellina era addetta alla pulizia dell’alveare ed era anche molto brava. Insieme alle compagne provvedeva a tenere sempre pulita ogni celletta del favo in cui le api bottinatrici versavano il polline che raccoglievano dai fiori del prato. Fiorellina amava il suo lavoro e sapeva che le bottinatrici non potevano versare il polline in una celletta che non fosse pulita a dovere! L’alveare era una vera e propria fabbrica del miele e tutte le api partecipavano alla sua produzione.
Fiorellina guardava sempre con ammirazione le compagne bottinatrici quando tornavano tutte cariche di polline dalle zampe fino alla testa e in effetti le invidiava un pochino.
- Ah! Come vorrei essere una bottinatrice! Sempre in volo a ricercare i fiori migliori e raccogliere il polline più saporito!
- Non ti illudere, le disse un’ape bottinatrice, rientrata affaticatissima e tutta sporca di polline. Anche noi fatichiamo tanto, ma proprio tanto!
- Sì, ma voi vedete il mondo di fuori! Noi api spazzine non sappiamo neanche com’è fatto!
- Contentati di quello che fai! Pensa un po’ se fossi un’ape ventilatrice: sempre a sbattere le ali su ogni celletta per tenere in fresco il polline. E se fossi un’operaia? Sempre a costruire favi! No, no! Contentati! Ciascuna di noi ha un suo compito!
Ma l’ape Fiorellina non era affatto convinta di quel discorso. Così un bel mattino, dopo avere fatto bene il suo lavoro e ripulito tutte le celle che le erano state affidate, si affacciò sulla porta dell’alveare, guardò il cielo, si guardò intorno e via! Spiccò il volo tutta felice! A nulla valsero i richiami delle api guardiane addette alla sorveglianza dell’alveare!
- Dove vai? Le disse un’ape guardiana! Torna al tuo posto! Tu non sei una bottinatrice!
- Non mi importa! Voglio volare! Voglio vedere il mondo!
- Non dire sciocchezze! Qui ciascuno ha il suo lavoro! Te ne pentirai! Fiorellina non sentiva ragioni! Era troppo felice di volare sul
- Dove vai? Sei impazzita? Le disse una bottinatrice che rientrava volando tutta sporca di polline. Torna al tuo lavoro! Non fare sciocchezze!
Ma Fiorellina era entusiasta! Il cielo, il sole, il prato, i fiori, gli odori, il venticello primaverile! Tutto le apparve bellissimo!
- Che fortunate le bottinatrici! Pensava! Sempre a spasso di fiore in fiore! Questa sì che è vita!
E svolazzava felice senza però guardarsi intorno. Non sapeva nulla dei pericoli che correva. Le bottinatrici sono api esperte e sanno benissimo che il loro non è affatto un volo turistico e che i nemici sono sempre in agguato.
Un calabrone, di quelli belli grossi e neri neri, a caccia di cibo, vide l’ape che volava senza guardarsi attorno. Capì che era una novellina, non conosceva i pericoli e con un volo in picchiata la colpì con il suo pungiglione.
- Ahi! Gridò Fiorellina! E non poté dire altro! Il suo sogno di libertà fu interrotto per sempre! Non sapeva nulla del mondo e non sapeva che i calabroni sono insetti anche
Quel giorno fu festa nel nido dei calabroni! Ma le api spazzine piansero a lungo: avevano perduto una cara compagna, innamorata della vita, ma indifesa contro la morte!