Le due sorelle di Bella, che si davano un sacco di arie e avevano il guardaroba pieno di vestiti raffinati, avrebbero voluto qualcosa che solo Bella possedeva: il suo nome e l’amore che le persone dimostravano nei suoi confronti.
Tutti sembravano pazzi di lei. Per strada la salutavano – dal fornaio al libraio – e dicevano quanto fosse dolce e graziosa, e soprattutto “bella”.
E lei si fermava sempre a chiacchierare. «Come va, signore?»
«Tutto va meglio quando ci sei tu, Bella: sei come un raggio di luce!»
Quando passavano loro, invece, coi loro menti sollevati con fare altezzoso, non succedeva nulla di tutto questo.
Anche se non lo avrebbero mai ammesso, erano invidiose da morire.
«Questa storia deve finire!» disse un giorno la maggiore delle due.
«Forse se provassimo a comportarci come Bella avremmo più successo» propose l’altra.
«Mmm… perché no?»
Si chiusero così in camera e cominciarono a togliere, dito dopo dito, tutti gli scintillanti anelli che riempivano le loro mani. Scelsero poi un vestito semplice, simile a quelli che usava Bella, senza troppi orpelli, e si sciolsero le complicatissime acconciature che avevano in testa: una semplice coda di cavallo sarebbe andata bene.
Così si recarono in paese e cominciarono a salutare tutti, un po’ come faceva Bella.
«Buongiorno, fornaio!»
«Buongiorno, fioraio!»
«Buongiorno, buongiorno!»
Ma la gente, che era abituata a vederle sempre agghindate e con un’aria sprezzante dipinta sulla faccia, le guardava sospettosamente, come se fossero impazzite. E nessuno rispose al loro saluto.
«Perché non fanno come con Bella?» piagnucolò la seconda sorella.
Accanto a loro c’era il saggio libraio. L’uomo fece un colpo di tosse e disse: «Bella non si comporta così perché vuole essere apprezzata, lo fa perché è buona e dolce in fondo al cuore… Mi dispiace, ma voi due non sarete mai come lei!»
Paolo Valentino, 365 fiabe della buonanotte, De Agostini
Questo è il magico universo racchiuso nel libro che tenete tra le mani: una collezione di fiabe della buonanotte, da leggere prima di andare a letto, per addormentarsi ogni giorno cullati da un nuovo racconto.
Età di lettura: da 3 anni.