Denis raccoglieva funghi nel bosco, mentre Fruet, il suo cane, correva avanti ed indietro, abbaiando festoso.
A un tratto, sentì un rumore di passi leggeri e svelti sulle foglie e, subito dopo, vide, a una decina di metri da lui, tre cinghialetti dal pelo bruno.
Denis fece un passo avanti, adagio, per osservarli meglio, ma, proprio in quel momento, sentì un fruscio brusco e vide uscire, dal folto dei cespugli, una grossa femmina di cinghiale. Il ragazzo si fermò terrorizzato. L’animale alzò il muso verso di lui e soffiò forte.
Dal corpo nero veniva una specie di ruggito corto, intermittente e spaventoso; Denis era di ghiaccio. Poi qualcosa si insinuò tra le sue gambe: era Fruet che gli passò davanti, bloccandosi a zampe tese fra lui ed il cinghiale. Il pelo grigio-nero del cane era sollevato e dalla sua bocca usciva un ringhio basso e continuo.
Il cinghiale, sempre a testa bassa, fece un passo indietro, poi sparì nel bosco con i cinghialetti che gli trotterellavano dietro.