Gare tra fratelli

Hänsel e Gretel si volevano molto bene ma, come tutti i fratelli, spesso si sfidavano per capire chi di loro fosse il migliore.

Non c’era cosa in cui non si sfidassero.

Tanto per cominciare, la corsa. Il punto di partenza era sempre la porta di casa. Il traguardo poteva essere un torrente, una quercia, o una casupola abbandonata sui monti.

Nella corsa, va detto, il migliore era sempre Hänsel, che aveva gambe più lunghe rispetto alla sorella… e, proprio perché sapeva di possedere questo vantaggio, qualche volta la lasciava vincere. Ma solo qualche volta!

Gretel era molto più abile nelle sfide di equilibrio. Bisognava attraversare un fiume camminando lungo un sottile asse di legno? Lei non aveva nessuna difficoltà: poggiava un piede dopo l’altro, tenendo le braccia bene aperte, e riusciva sempre nell’impresa. Hänsel, al contrario, spesso capitombolava nell’acqua gelata… tra le grandi risate di Gretel!

Una sera, seduti al tavolo della cena, decisero di fare una sfida tutta nuova.

«Vogliamo vedere chi finisce prima di mangiare quello che ha nel piatto?» propose Gretel.

Nel piatto non c’era poi molto per la verità: una crema di verdure con qualche pezzo di pane abbrustolito. In casa erano poveri, e si faceva sempre tanta fatica a mettere insieme una cena vera e propria.

Il papà, pur di farli crescere bene, spesso si toglieva il cibo dal piatto per darlo a loro. Anche se poi, quand’era sui monti a tagliare alberi, si sentiva mancare le forze.

«Va bene! Che vinca il migliore!» disse Hänsel accettando la sfida della sorella.

E, cucchiaio in mano, si lanciarono sul piatto. Boccone dopo boccone, finirono tutto in men che non si dica.

Sollevarono il cucchiaio nello stesso istante.

Si voltarono verso il padre, seduto a capotavola.

«Papà, chi ha vinto?» chiese Gretel dopo aver inghiottito l’ultimo boccone.

Ma l’uomo aveva lo sguardo cupo. E l’unica cosa che disse fu: «Ragazzi! Non si gioca mai col cibo! Ricordatevelo sempre!»

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