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Tutti in rete, presto!

Alberto lasciò cadere lo zaino nell’ingresso di casa, imitato da Beatrice e da Shahzaib. I due bambini sarebbero rimasti da Alberto fino a che i loro genitori, rientrando dal lavoro, fossero passati a prenderli.

Il papà di Alberto, il signor Gualtiero, di lavoro faceva l’informatico e aveva organizzato una stanza dell’appartamento come studio.

C’era una postazione disponibile per Alberto e i suoi amici, che pregustavano l’oretta in cui avrebbero potuto giocare con il computer.

Papà Gualtiero preparò il tè per tutti, tagliò la torta che aveva fatto con le sue mani e profumava come un’intera pasticceria, poi si rimise al lavoro alla sua postazione.

Sazi per la merenda squisita, Alberto e i suoi amici decisero di visitare la pagina di blog della loro classe. L’ultimo post riguardava la ricerca fatta due giorni prima sulle attività dei vulcani e c’era il filmato dell’esperimento sull’eruzione. Che gorgoglii e che fumo!

Il video si chiudeva con uno scrosciante applauso.

I tre bambini corsero curiosi a vedere quali commenti fossero stati postati.

I primi due erano entusiastiche considerazioni di due mamme. Ma il terzo…

 

“In un vulcano dovrebbero finirci quelli della prima fila”.

In prima fila erano seduti proprio loro tre, insieme a Gianbattista e a un’altra bimba, Petronilla.

Il post era come una sberla.

Alberto, Beatrice e Shahzaib si girarono smarriti verso Gualtiero, che si alzò dalla sua poltrona e andò a leggere alle loro spalle.

Gualtiero si grattò la testa.

Sospirò Shahzaib.

Gualtiero prese dalla scatola di cartone un tappeto di plastica argentata, lo mise sul tavolo, collegò al tappeto cavi e cavetti che uscivano dal computer. Per ultimo, puntò sul tappeto quella che sembrava una comune lampada da tavolo, su cui però era montata una lampadina lilla piena di serpentine gialle lampeggianti.

I ragazzi si infilarono ciascuno in una delle tute.

Erano un po’ larghe, ma non scomode.

Si sistemarono al centro del riquadro argentato.

Gualtiero digitò sulla tastiera e la stanza si riempì di un lampo di luce arancione.

I tre bambini furono scossi da una vibrazione leggera come un solletico. D’istinto chiusero gli occhi e, quando li riaprirono, si trovarono a saltellare.

Rise Beatrice, esibendosi in un balzo con capriola.

Le linee luminose che vedi a terra, sono i contatti tra i terminali e le centrali.

La corresse Gualtiero, sempre in contatto con i tre cibernauti.

Si misero tra i numeri come sotto a una doccia di dati e videro da dietro il monitor il computer da cui il messaggio era stato postato.

Adesso vediamo con chi! Forza, andiamo in missione!

Fiaba tratta da “Tre storie per bambini svegli” a cura di Annalisa Strada e con le illustrazioni di Agostino Cera.
Questo libro, in distribuzione gratuita nelle scuole primarie della Regione Piemonte, fa parte dei materiali del progetto Move Up Destinazioni alternative, l’iniziativa educativa della Regione Piemonte che ha come obiettivi sia prevenire comportamenti discriminatori e forme di violenza domestica o tra pari, sia favorire l’uso consapevole di Internet.
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